Torna a Rimini, dall’8 al 10 ottobre, il TTG Incontri, uno degli appuntamenti più attesi per il settore turistico. La fiera, giunta quest’anno alla 52esima edizione, è da sempre il principale marketplace del turismo b2b in Italia, anticipando i trend del mercato e portando all’attenzione dei presenti le novità più significative. Un’occasione, dunque, da non perdere, non solo perché sarà presente tutta l’industria dei viaggi (nazionale e internazionale) ma anche perché quello di Rimini è un appuntamento dove riflettere e comprendere a che punto siamo arrivati nel turismo e fino a dove possiamo invece puntare. Per capire meglio cosa ha reso il TTG il grande evento che è e fare un po’ il punto della situazione sul settore viaggi per l’Italia, abbiamo parlato con Paolo Audino, Direttore Business Unit Turismo TTG presso RIMINI FIERA SPA e Amministratore delegato TTG Italia.
Viaggi protagonisti a Rimini: intervista a Paolo Audino, Amministratore Delegato di TTG Italia
Sta per prendere il via la 52esima edizione del TTG Incontri di Rimini. Quest’anno, per la prima volta, si svolgerà in contemporanea a Sia Guest e Sun, tre saloni leader per il proprio comparto. A cosa punta questa strategia?
A rappresentare una concreta piazza degli affari per tutta la filiera turistica. TTG è tra le più importanti fiere d’Europa del settore, la più grande fiera internazionale del turismo in Italia, con oltre 130 Paesi del mondo presenti, e la più grande piazza di contrattazione dell’Italia e del Mediterraneo del mondo. SIA GUEST associa il sistema delle forniture alberghiere, dei servizi e della formazione del management; SUN aggrega un filone in espansione che guarda al turismo open air. È una proposta completa e che trova anche all’interno dell’expo l’espositore che diventa potenziale cliente di una fiera collegata. Vediamo tutto questo come un arricchimento forte.
TTG prende il via a Milano nel 1977 e da allora la sua importanza è esponenzialmente cresciuta in questi 38 anni di attività. Quali sono state le caratteristiche e le scelte fatte che hanno portato questo appuntamento a essere il principale marketplace del turismo b2b in Italia e tra le principali fiere del settore in Europa?
Grazie al fatto di essere contemporaneamente editori di periodici specializzati e organizzatori della fiera siamo stati in grado di seguire da vicino le evoluzioni del mercato e di trasformarle in contenuti della manifestazione. Siamo rimasti fedeli al modello b2b e abbiamo sempre rappresentato, senza esitazioni, i trend di mercato e le novità più significative. Anche quando andavano apparentemente contro gli interessi corporativi di parti del settore. Abbiamo fattivamente collaborato con le associazioni di categoria senza mai legarci ad esse. Essere coerenti e indipendenti rende autorevoli e sul lungo termine paga sempre.
Tra i temi che verranno trattati durante la fiera a Rimini ci sarà anche quello del viaggio online. Come crede che evolverà questo settore in futuro e come valuta l’andamento dell’Italia riguardo quest’ambito?
Avremo a TTG i più autorevoli pareri, ma anche analisi e indagini condotte ad hoc su questo modo di comprare la vacanza. Insieme al Politecnico di Milano presenteremo in anteprima i risultati raccolti dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo per capire a che punto è il digitale in Italia e in che modo gli operatori del settore utilizzano le nuove tecnologie per far crescere le proprie imprese e quanto sono in grado di cogliere le opportunità digitali che il mercato offre. Avremo risultati su come sta cambiando il consumo di viaggi e come stanno rispondendo le imprese a questo cambiamento. Ecco io da osservatore dico che l’acquisto online è come un’enorme autostrada che al momento è percorsa a bassa velocità da tanti attori della filiera. Qualcuno addirittura pensa di non avere l’auto giusta per entrarvi. Fuor di metafora: è la scommessa del futuro e infatti chi la percorre in modo innovativo vince sul mercato. A TTG presenteremo i primi frutti di un accordo con Netcomm, un protocollo d’intesa che ha lo scopo di favorire l’evoluzione digitale del settore turistico. Il Consorzio Netcomm ha lo scopo di favorire la crescita e la diffusione del commercio elettronico nel nostro Paese. In fiera proporremo due appuntamenti dedicati agli imprenditori, fra i quali ci sono tanti che stentano vedere nell’innovazione un tema prioritario o almeno come una necessità. Gli appuntamenti di TTG Incontri mireranno ad intaccare questo immobilismo, proprio di gran parte delle Istituzioni e delle aziende private, poi seguiranno altri appuntamenti durante l’anno, un vero e proprio percorso formativo.
La stagione estiva appena conclusasi ha riportato dei buoni risultati per quanto riguarda il turismo in Italia. A cosa crede sia dovuto questo trend positivo? Cos’altro si può fare ancora per l’estate futura?
Il movimento turistico aumenta in tutto il mondo, ci mancherebbe che in Italia, nell’anno di EXPO, ciò non avvenga. Detto ciò, esprimiamo troppo poco rispetto alle potenzialità. Manca una promozione organica, mancano interventi infrastrutturali sui trasporti, manca altro ancora e quindi siamo nelle condizioni di dover approfittare di situazioni contingenti e non di un piano di sviluppo concreto e a lunga scadenza.
EXPO Milano sta per finire. Quale bilancio si può trarre, in termini di partecipazione, da questa esperienza? Crede che siano stati raggiunti i risultati sperati e pronosticati all’inizio di questo grande evento?
Sui numeri di EXPO non mi esprimo: ammesso che mai sapremo quelli reali, oggi non abbiamo elementi concreti di analisi. Dal punto di vista dei benefici sul territorio e sul flussi turistici ho l’impressione che un apporto ci sia stato ma soprattutto sul fronte interno: molti italiani ma meno stranieri del previsto. Sul turismo in generale tutti i grandi eventi spostano poco: sono fini a se stessi e non vengono mai progettati per avere ricadute a lungo termine. EXPO non ha fatto eccezione.
Quale evoluzione prevede per un evento come quello di TTG Incontri?
Non abbiamo ricette particolari ma nemmeno improvvisiamo, semplicemente andremo dove ci porterà il mercato, come sempre. Attenti a quanto succede nel mondo e a come queste strategie possano riverberarsi nel tempo in Italia. I dati macro economici dicono che la capacità di spesa degli italiani torna lentamente a crescere ma per i prossimi due o tre anni saranno ancora i flussi stranieri verso il nostro Paese a farla da padroni nel turismo. Quindi, ancora per qualche anno, incoming in crescita e outgoing in stallo.