Si svolgerà giovedì 9 giugno a Milano, presso la SDA Bocconi, la seconda edizione di “Reinventing Fundraising”, l’appuntamento dedicato all’innovazione e allo sviluppo della raccolta fondi promosso dal Master NP&Coop della SDA Bocconi School of Management e da Atlantis Company. Si tratta di un’occasione unica per ascoltare la voce dei professionisti del settore, conoscere le loro esperienze e competenze strategiche: dal direct marketing al cause related marketing, attraversando campagne mass media ed esempi innovativi di responsabilità sociale di impresa. Ne abbiamo parlato con Francesco Quistelli, Ceo di Atlantis Company.
Che cosa accomuna i protagonisti che saranno presenti all’appuntamento “Reinventing Fundraising”?
I protagonisti sono sia del profit che del non profit. I confini tra questi due mondi sono sempre più sottili: il mondo non profit sta attuando un approccio alla comunicazione sempre più moderno, mentre il profit si interessa spesso alle aree del non profit anche perché la responsabilità sociale d’impresa è un’attività che ogni buona azienda oggi deve svolgere. Per questi motivi abbiamo dunque messo insieme diverse realtà di questi due settori.
E quali sono i criteri che vi hanno portato a scegliere nello specifico le realtà che saranno presenti all’evento, come Cesvi, Unicef o Lega del Filo d’Oro?
Il criterio principale è stato quello dell’innovazione, il fatto che siano nomi che hanno ideato e promosso campagne in modo nuovo ed efficace. La giornata sarà l’occasione per condividere queste case history con il pubblico presente: nella condivisione e nella cooperazione di questi attori risiede un grande fattore di crescita del terzo settore.
L’obiettivo di questi approcci strategici portati avanti da queste realtà è quello di garantire sostenibilità alle cause sociali: da questo punto di vista c’è secondo lei una disparità tra l’operatività italiana e quella estera?
Sì, c’è un gap che si sta però colmando molto velocemente rispetto a cinque anni fa. Nei Paesi anglosassoni il mondo non profit ha agito legandosi a precise strategie di marketing in maniera efficace. In Italia siamo in ritardo da questo punto di vista, ma i risultati, le competenze delle persone che lavorano in questi ambiti e la fiducia dei donatori sono continuamente in aumento: è la prova che ci stiamo muovendo verso la giusta direzione, che le organizzazioni non profit stanno strutturando meglio le loro campagne e che riescono a instaurare una relazione più duratura con il pubblico.
All’appuntamento di giovedì sarà presente anche Martina Colombari.
Sì, sarà presente a Milano in veste di testimonial della Fondazione Francesca Rava, realtà che appoggia da ormai 9 anni con un impegno concreto e attivo.
Cosa vi aspettate da questo evento? Cosa vorrebbe che emergesse da “Reinventing Fundraising”?
Mi piacerebbe che venisse messa in circolo una buona energia creativa, una buona condivisione di idee, voglia di fare, in modo da sostenere sempre al meglio le buona cause sociali.
Cosa c’è nel futuro di Atlantis? A cosa state lavorando?
Stiamo organizzando ogni mese circa due corsi, che riprenderanno a settembre dopo la pausa estiva. Questi corsi sono il nostro impegno di responsabilità sociale d’impresa: vogliamo offrire ottima formazione a un costo che, vista la media dei workshop, è piuttosto contenuto. Crediamo infatti che la buona formazione e il far circolare buone idee siano elementi costituenti del futuro del terzo settore e della capacità della società di rispondere bene alle tante cause sociali che abbiamo di fronte. Oltre a ciò stiamo già lavorando all’edizione 2017 di “Reinventing Fundraising”.
Lucia Mancini