Cosa aspettarsi?
Analizzando la top 10 delle ricerche su Amazon nel mese di novembre, nei giorni del Black Friday e del Cyber Monday sono cambiati il 70% dei posizionamenti in ranking dei termini di ricerca.
Ci sono players e marchi storici dell’elettronica che sono “scomparsi”, viene meno la “caccia” allo smartphone come in passato, mentre il tablet sembra recuperare posizioni.
“L’impressione, sia per Black Friday che per Cyber Monday, è che i consumatori concentrino maggiormente le proprie ricerche sul piccolo gadget digitale, non necessariamente il meno costoso, al posto del prodotto principale (come ad es. AirPods vs iPhone)” commenta Matteo Cesani, Head Of Commerce GroupM Italia.
Se compariamo il 2019 sul 2018 notiamo che rimangono costanti alcune marche del settore dei Giocattoli, ed emerge un grande classico della tradizione come l’albero di Natale. Quest’ultimo soprattutto nel Cyber Monday, a riconferma che anch’esso si sta piano piano sostituendo al christmas shopping e affrancando dal tech come già accaduto per il Black Friday.
Ampliando il focus d’analisi grazie al Data Hub GroupM e monitorando il trend dei dati digitali sul comportamento di navigazione degli utenti, scopriamo che durante la settimana e il giorno del Black Friday stesso si sono verificati picchi di interesse su Food (+46% sui low internet users, +70% sugli high internet users), Abbigliamento femminile (+50% sui low internet users, +70% sugli high internet users), Fotografia (+40% sui low internet users, +58% sugli high internet users) e Giochi, principalmente da tavolo (+35% sui low internet users, +24% sugli high internet users).
Ancor più dinamica la navigazione durante la settimana e il giorno del Cyber Monday stesso. Tra le categorie d’interesse che sono esplose: Abbigliamento, in particolare Uomo e Kids (low internet users +45%, high internet users +50%), IoT (low internet users +26%, high internet users +43%) e Smart Tech per la casa (low internet users +25%, high internet users +45%). Per la parte Tech è sicuramente il segmento high internet users a fare la differenza, mentre l’abbigliamento è la categoria più trasversale.
Sarà già il caso di pensare all’anno prossimo?
L’attenzione crescente di negozi e brand su queste giornate evento spinge verso iniziative di comunicazione sempre più omnichannel e strutturate in termini di phasing, di investimento, di promozioni e partnership. Il riscontro dei consumatori è positivo: sono stati il Black Friday e il Cyber Monday “migliori degli ultimi anni” rispettivamente per il 22% e il 28% degli intervistati.
Per il 2020 ci si aspetta un’adesione crescente da parte dei consumatori, e sempre più trasversale alle generazioni, alle categorie merceologiche e ai canali di vendita, con un ruolo non secondario dell’offline. La percentuale di repeaters (chi ha già acquistato nel 2019) si attesta al 90% per entrambi gli eventi, e i prospect (chi conosce l’evento, ma non ha acquistato nel 2019) sono già pronti a dichiarare le proprie intenzioni d’acquisto per il 2020 (60% BF; 50% CM).
Sempre di più queste occasioni spingono gli acquisti non solo di prodotti con sconti importanti.
Se prima del weekend dello shopping sembravano appealing prevalentemente prodotti e servizi con uno sconto superiore al 40%, di fatto in molti hanno acquistato anche con soglie di sconto più basse (53% BF; 55% CM). I più sensibili a scontistiche elevate sono gli ormai esperti e scaltri Millennial (49% BF; 44% CM) e i più timidi Baby Boomers (45% BF; 54% CM).
Se sullo sconto è stato chiuso un occhio, a non incappare in sviste sono stati wishlist e budget, entrambi tenuti sotto controllo dagli acquirenti: le spese fatte sono in linea con il budget prefissato per il 66% durante il Black Friday (fino a 300 euro) e per il 62% durante il Cyber Monday (fino a 200 euro). Questo non stupisce, visto che il consumer journey abbraccia le due settimane antecedenti l’evento e la ricerca di informazioni erode spazio al puro acquisto d’impulso.