David Roth, Ceo The Store WPP EMEA e Asia e Chairman BrandZ, afferma nella nota: “La crescita del valore dei 100 Top Brand di quest’anno raggiunge un livello storico e dimostra il potere di investire nei brand per offrire sempre maggiore valore agli azionisti. Oltre a questo, emerge la forza dei brand che hanno saputo creare valore attraverso la costruzione di ecosistemi integrati. Stiamo assistendo a un passaggio da brand di singoli prodotti e servizi ad una nuova era di interazioni altamente dirompenti. I brand devono capire il valore che questo nuovo modello può offrire e dovrebbero considerare questo approccio per costruire le proprie strategie di crescita futura”.
Aggiunge Federico Capeci, Ceo Italy, Greece & Israel, Kantar – Insights Division: “Tempo fa la marca si costruiva (e manteneva il proprio valore) nel lungo periodo; oggi, non è più così. In un mondo di volatilità, con la forza amplificatrice della rete, si acquisisce e si perde valore più rapidamente. Il Brand si caratterizza sempre più come una community – ha continuato Federico Capeci – i confini merceologici si sfumano e la forza della marca si arricchisce con il valore dell’experience. Le marche che, con grande sensibilità, hanno saputo leggere nei comportamenti e nelle esigenze dei propri Clienti, l’evoluzione del contesto, sono oggi molto avanti rispetto a marche con approccio tradizionale. Il focus sul Cliente/consumatore, con l’ascolto attento e proattivo di feedback, permette alle marche di focalizzarsi sulle aree di maggior rilevanza costruendo, appunto sull’experience, ilnuovo vantaggio competitivo, come grandi player tipo Amazon, Apple, Google o Alibaba, ci insegnano”.
Nonostante l’incertezza economica sui dazi degli Stati Uniti e della Cina, nell’ultimo anno si sono aggiunti 328 miliardi di dollari alla classifica Top 100 globale di BrandZ, raggiungendo un valore di marca combinato di 4.700 miliardi di dollari – all’incirca il Pil di Spagna, Corea e Russia assieme.
Gran parte di questo valore, prosegue il testo, deriva dai brand di elettronica di consumo presenti in classifica, che raggiungono ora un valore complessivo superiore a 1000 miliardi di dollari. Tra questi ad esempio il nuovo arrivato Xiaomi (n. 74 – 19,8 miliardi di dollari), brand cinese di telefonia mobile che utilizza anche l’Internet of Things (IoT) per connettere dispositivi smart e che sta crescendo velocemente in paesi come Russia, India e Malesia. Altro brand cinese particolarmente dirompente, Meituan (n. 78, 18,8 miliardi di dollari), la più grande piattaforma tecnologica di servizi on-demand, che propone ai clienti un ventaglio molto ampio d’offerta dal food delivery, alle prenotazioni di camere, al noleggio di biciclette. Nel frattempo, Uber sta sfruttando il modello ad ecosistema e sta espandendosi nella “delivery” di food e altre categorie, mentre Haier (n. 89, 16,3 miliardi di dollari), il più grande produttore al mondo di elettrodomestici e piattaforma IoT, ha deciso di creare un brand ad ecosistema aperto nell’era IoT, con i suoi clienti e partner.
Doreen Wang, Global Head di BrandZ di Kantar, spiega: “La fenomenale crescita del valore del brand Amazon di quasi 108 miliardi di dollari nell’ultimo anno dimostra come i marchi siano ora meno ancorati alle singole categorie e regioni. I confini stanno sfumando dal momento che la tecnologia consente ai brand, come Amazon,Googlee Alibaba, di offrire una gamma di servizi su diversi touchpoint. Facendo leva sulla loro esperienza e conoscenza di comportamenti e need dei consumatori, questi brand stanno entrando nel settore dei servizi aziendali, creando nuove opportunità di crescita. I modelli ad ecosistemi, dirompenti nello scenario attuale, nascono soprattutto in paesi asiatici, dove i consumatori sono più aperti alla tecnologia, Paesi in cui i marchi si integrano a livello digitale in ogni aspetto della vita quotidiana delle persone”.