Rischi: chi scende e chi sale
Le catastrofi naturali (28% delle risposte) si confermano al terzo posto nella classifica dei primi 10 rischi di quest’anno: rispetto all’anno precedente, il 2018 è comunque un anno più positivo, anche se le perdite economiche sono ancora vicine ai 150 miliardi di $. Le continue incertezze sulla Brexit, le guerre commerciali globali e le tariffe alimentano le preoccupazioni delle imprese in merito ai Cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare (4° posto con il 27% delle risposte).
I cambiamenti climatici (8° posto con il 13% delle risposte) e la Carenza di manodopera qualificata (10° posto con il 9% delle risposte) hanno registrato quest’anno la maggiore crescita. I Cambiamenti climatici potrebbero non solo essere causa di crescenti perdite e disagi causati da eventi meteorologici estremi e catastrofi naturali, ma è anche probabile che abbiano grandi implicazioni per la regolamentazione e la responsabilità considerando i rigidi obiettivi nelle emissioni o i nuovi obblighi di comunicazione e divulgazione in molti settori.
La carenza di manodopera qualificata appare per la prima volta tra i 10 principali rischi aziendali a livello mondiale, confermato anche in molti Paesi più piccoli dell’Europa Centrale e Orientale, del Regno Unito, degli Stati Uniti, del Canada e dell’Australia. Una paura, quella manifestata dalle imprese, dovuta all’evoluzione demografica, all’incertezza della Brexit e a una debole presenza di talenti nell’economia digitale.
“Nell’economia digitale la forza lavoro qualificata – e più in generale il capitale umano – è sempre più una risorsa carente”, afferma Ludovic Subran, Deputy Chief Economist di Allianz. “La concorrenza tra le aziende per assumere figure con competenze specifiche in intelligenza artificiale, data science o gestione del rischio informatico o reputazionale è molto alta, dato che la maggior parte di questi lavori fino a 10 anni fa non esisteva. Non sono sufficienti neanche gli stipendi allettanti, poiché il numero di dipendenti con le competenze necessarie è limitato, e la necessità di doverli assumere con urgenza non consente una formazione sul posto di lavoro”.