Torna dal 6 all’8 ottobre IF! Italians Festival, il Festival della Creatività organizzato dall’Art Directors Club Italiano e da AssoCom/Pr Hub in partnership con Google, giunto alla sua terza edizione e ospitato nuovamente presso il Teatro Franco Parenti di Milano. Grande attenzione quest’anno in particolare alla formazione e alle sue interazioni con la tecnologia, senza lesinare nulla sull’intrattenimento, grande protagonista della manifestazione, come annunciato già nel titolo “No Show, no Business”. Alessandra Lanza, co-founder del Festival e componente del comitato organizzativo, ci ha anticipato le novità previste, annunciando eclatanti e inaspettati colpi di scena.
Il tema dell’edizione di quest’anno è un eloquente “No show, no business”: come verranno declinate queste due dimensioni?
Di fatto viviamo in un mondo in cui il meccanismo della comunicazione e della creatività sta cambiando e i brand di conseguenza si devono fare portatori di contenuti modificando le proprie strategie di comunicazione. All’interno del palinsesto del Festival, questo principio si esplica ad esempio con il ritorno sul palco di Marco Balich, che ci racconterà come sono state sviluppate e come si sono svolte le cerimonie olimpiche dello scorso agosto, sottolineando la funzione degli eventi quali strumenti di comunicazione. Inoltre, porteremo una serie di case history di aziende che hanno scelto il brand content come strategia per comunicare, affrontando dunque il tema della costruzione di contenuti che vanno ad impattare sui media, da quelli tradizionali a quelli digitali. Per noi è fondamentale mettere in evidenza la tendenza per la quale oggi un brand deve “fare show” per comunicare efficacemente. Se però fino a poco tempo fa si pensava che lo show fosse mero spettacolo, adesso lo sappiamo bene che invece è portatore di per se stesso di contenuti e comunicazione.
In una mappa immaginaria della galassia della creatività, in quale punto business e intrattenimento possono davvero incontrarsi?
Business e intrattenimento si incontrano laddove si riesce a produrre un racconto spettacolare capace di veicolare dei valori. Occorre uscire dalla classica dinamica della necessità di vendere semplicemente un prodotto. Attraverso la creatività e la creazione di una serie di contenuti che possono piacere a un pubblico e rispondono ai valori aziendali, si può raggiungere la quadratura del cerchio nella comunicazione.
Quali sono i nuovi format e le formule di brand entertainment che arricchiranno l’edizione di quest’anno di IF! Festival?
I contenuti del Festival sono tematici, avremo una serie di panel attraverso i quali esploreremo la creatività pura, parleremo di creatività applicata ai brand, di come si costruiscono gli show e di quali sono i loro obiettivi di comunicazione. L’opening di giovedì 6 ottobre vedrà sul palco un ospite straordinario, lo scrittore statunitense Bruce Sterling, uno dei padri fondatori della letteratura cyberpunk: sarà una bomba, una vera e propria serata evento. Quest’anno abbiamo scelto di dare più spazio ai talk e alle interviste e meno alle tavole rotonde, privilegiando un rapporto diretto tra speaker e pubblico. Le maggiori innovazioni riguardano le serate e la formazione. In particolare, avremo uno speciale Shortlist Party, un’iniziativa pensata apposta per dare rilevanza alle shortlist del premio ADCI. Giovedì tutte le giurie del premio si incontreranno e definiranno le liste e i vincitori, che poi verranno proclamati nella serata finale di sabato. Con lo Shortlist Party, apriremo la kermesse allestendo il teatro con i materiali di tutti i progetti entrati in finale, facendo partecipare tutti i giurati e creando un momento di networking molto importante. Per l’intrattenimento, avremo Painè e Scanner, due personaggi di rilievo nell’ambito delle produzioni musicali sperimentali che presenteranno una creazione sonora realizzata appositamente per l’apertura di IF!. La serata successiva sarà il turno di un artista molto interessante, Maquina Parlante, mentre sabato, dopo il Premio ADCI, la chiusura è affidata al sound di Marvin & Guy, dj notissimi nella scena del clubbing.
Quanto spazio troverà la formazione all’interno della manifestazione 2016 e come verrà espressa all’interno del grande contenitore della kermesse?
Per noi la formazione rappresenta un focus molto importante, per cui abbiamo raddoppiato il tempo dedicatole rispetto all’anno scorso. In questa terza edizione, per quanto riguarda l’aspetto formativo, il Festival partirà addirittura un giorno prima, con un opening speciale sulla formazione mercoledì 5 ottobre. Sarà una giornata interamente dedicata che metterà insieme formazione e tecnologia. Avremo il workshop di Google a proposito di Adwords e la pubblicità su mobile che consente di avere la certificazione, il workshop di We Are Social e una serie di altre iniziative molto intense. Durante la tre giorni al Teatro Franco Parenti, inoltre, Souldesigner lancerà ufficialmente SWARM, la sua nuova Hackademy e Lab di Hybrid Design, promuovendo due incontri interamente dedicati al rapporto tra Brand, Arte e Tecnologia.
Questa terza edizione rappresenta un piccolo punto di svolta: cosa si è costruito in questi anni e in quale direzione vuole andare IF! Festival per gli anni a venire?
Quello che è successo in questi anni è che il Festival è riuscito a consolidarsi come manifestazione dedicata alla creatività a tutto tondo, ottenendo un riconoscimento sia a livello italiano che internazionale. Siamo partiti come un Festival legato alla pubblicità e siamo riusciti ad ampliare concretamente i nostri orizzonti, comprendendo tutte le arti creative, dalla comunicazione alle espressioni visive e sonore. Siamo riusciti a costruire una manifestazione in grado di essere allo stesso tempo molto tecnica e portatrice di contenuti di alto respiro, dal workshop sull’hybrid design a Chef Rubio, per intenderci.
Elisabetta Pasca