Giulia Penna, eclettica artista romana seguita dalla Creator Media Company Web Stars Channel, ha raggiunto un nuovo traguardo internazionale che l’ha incoronata regina della creatività sul web non solo nel nostro paese. La performer infatti è stata premiata a Londra a giugno come vincitrice della challenge internazionale “1 Million Audition” nella categoria musica. Si tratta di un’iniziativa lanciata dalla celeberrima app musical.ly: un vero e proprio contest nato per scoprire e lanciare nuovi vlogger, che si sono sfidati a suon di canzoni, balletti e lip sync per dimostrare le proprie capacità. musical.ly ha riconosciuto così il talento e la creatività di Giulia, che vanta oltre 570.000 fan sulla app, e l’ha nominata ambassador per la prossima edizione di “1 Million Audition”, prevista a luglio. Noi l’abbiamo intervistata per esplorare il suo variegato mondo creativo, alimentato da un talento naturale che trova nei social network un trampolino di lancio eccellente.
Sei stata premiata a Londra come vincitrice di 1 Million Audition di musical.ly e sarai ambassador della prossima Audition che si svolgerà a luglio: che tipo di esperienza è stata e sarà per te?
È stata un’esperienza davvero meravigliosa, ho caricato una cover dell’ultimo singolo di Ariana Grande, “No tears left to cry”, su musical.ly partecipando all’audizione senza troppe aspettative. In realtà è una cosa che faccio spesso, utilizzo l’app per cantare e per farmi conoscere, anche perché musical.ly è uno strumento utilizzato tantissimo all’estero. Quando ho scoperto di essere tra i finalisti, mi sono detta che era un enorme traguardo già solo essere arrivata fino a lì. Il giorno dopo, sul sito, il mio nome era tra quello dei vincitori ed ero anche l’unica italiana. La soddisfazione è stata immensa: sono partita per Londra insieme agli altri ragazzi ed è stato davvero fantastico, anche perché adesso, concretamente, ho l’opportunità di farmi strada non solo in Europa ma in tutto il mondo. La selezione per il contest è stata fatta su un numero altissimo di partecipanti, una rete globale gigantesca. Partecipare insomma è stata davvero una figata, un’esperienza unica, ho potuto confrontarmi con un’incredibile onda creativa che mi ha arricchito.
Musical.ly è dunque la nuova vetrina dei talenti e della creatività?
Musical.ly mette sempre al centro la musica, ma è una app attraverso la quale si possono realizzare contenuti differenti, dagli sketch comici alle canzoni. Utilizzarla è molto semplice, perché si può montare il video in diretta, nella maniera più facile possibile. Le possibilità che offre alla libera espressione della creatività di tutti sono potenzialmente infinite.
Come è iniziata l’avventura di Giulia Penna in Rete?
La mia avventura in Rete è iniziata sempre per caso, su Facebook. Il giorno di Natale di qualche anno fa (2015 n.d.r.) ho pubblicato sulla mia pagina un video ironico in cui cantavo in dialetto romano un testo da me riscritto sulla base della celeberrima “All I want for Christmas is you”. Per me si trattava di un’iniziativa nata in maniera del tutto libera e spontanea, perché credo che questo dovrebbe essere il senso del web, ossia colpire le persone con la propria genuinità e spontaneità. Se si perde questa attitudine la gente se ne accorge e non si fa incantare, il pubblico cerca la sincerità prima di tutto. Io ho caricato il video per cantare in maniera divertente quanto già fossi sazia fin dal pranzo della Vigilia. Il contenuto è andato alla grande: dai 10.000 follower che già avevo sono arrivata a contarne 80.000 in un solo giorno. A quel punto mi sono detta che era il caso di riprovarci anche a Capodanno e ho scritto e interpretato un altro brano e così via. Successivamente ho scoperto la mia passione per Instagram e mi sono reinventata anche lì, poi è venuto YouTube, tramite cui ho lanciato il format “Spaghetti e Musica”, poi ancora musical.ly e ovviamente non intendo fermarmi, sono una creativa in continua creazione.
Come descriveresti il rapporto con il pubblico che segue le tue performance e i tuoi video?
Il rapporto con i follower è molto vero, molto sincero, si basa principalmente sulla stima. Certo, ci sono anche gli haters, ma è normale che ci siano e in fondo è bene averne, perché aiutano a mantenere una visione più realistica di ciò che si fa, facendoti rimanere con i piedi per terra e spronandoti a migliorare. Anche questo fa parte del gioco del web.
In questo momento, nella musica come sui social, sembra ci sia un abisso insormontabile tra adulti e Millennials: qual è la chiave per far interagire meglio generazioni diverse?
Dipende molto dai contenuti e dai linguaggi utilizzati. Per esempio, su Facebook si percepisce meno questo gap tra Millennials e adulti, anche se tutto sommato si tratta di una distanza fisiologica. Per gli adulti è difficile capire in maniera immediata quello che sta succedendo rispetto alle nuove realtà, specialmente quelle che si affacciano sul panorama musicale, ma piano piano le novità colpiscono anche loro. Io lo sto vedendo con i miei genitori: alla fine sono riusciti a comprendere e apprezzare il lavoro che faccio e oggi ne sono molto orgogliosi e piacevolmente sorpresi. Io non perderei la speranza, è semplicemente una fase, un processo destinato a prendere presto la piega più positiva.
Collaborare con brand affermati fa parte ormai dell’esperienza dei creator più seguiti: riesci a vivere in maniera sempre creativa questo tipo di rapporto?
Assolutamente sì. Anzi, poter lavorare con dei brand molto conosciuti mi fornisce degli spunti davvero potenti. È capitato di collaborare con L’Oréal e mi è subito venuto in mente di comporre un brano sfruttando tutti gli strumenti che hanno a che fare con la cura del capello. Ho pensato di creare una base utilizzando phon, spazzola, lacca e così via: l’occasione della collaborazione è stata per me un’immensa fonte di ispirazione.
Sei un’artista poliedrica: ballerina, cantante, attrice, star del web: cosa vedi nel tuo futuro professionale?
Io ho una concezione della pop star assolutamente poliedrica, penso a Justin Timberlake e J.Lo: loro sono cantanti, recitano e sono anche ballerini. Nel mio futuro vedo esattamente questo, alle mie performance canore voglio sempre unire un aspetto coreografico e interpretativo. Fondere perfettamente tutte queste sfaccettature mi piace e dunque spero che mi contraddistingua in futuro. Il mio sogno è cantare all’estero, fare un tour mondiale, partendo dalla mia Italia. Dopo l’estate intanto uscirà il mio nuovo singolo e poi chissà, finché c’è energia c’è vita.
Elisabetta Pasca