Si svolgerà dal 22 al 24 maggio 2019 a Milano, presso la sede della Confcommercio, il Digital Communication Strategy + Social Marketing Days Italia, il più importante incontro B2B in Italia sui temi della Comunicazione Digitale e dei Social Media. La manifestazione, giunta alla settima edizione, si conferma un appuntamento cruciale per lo sviluppo del settore: ne abbiamo parlato con Andrea Albanese, organizzatore dell’evento e fra i massimi esperti di Social Media in Italia.
Il #SMMDayIT, il principale evento italiano dedicato ai social media e alla comunicazione digitale, giunge alla settima edizione: com’è cambiato il panorama di riferimento in questi ultimi anni?
Dalla prima edizione della manifestazione, i social media hanno subito un cambiamento radicale, soprattutto perché oggi sono diventati di uso comune. Nel 2010, quando Facebook stava entrando davvero nella vita degli italiani, tutto era visto come qualcosa che non avrebbe avuto impatti reali con la vita quotidiana. Linkedin era per pochi, Youtube era davvero uno strumento eccezionale ed Instagram aveva pochi mesi di vita. C’era una community di innovatori digitali della comunicazione, perlopiù non esperti, e un pugno di blogger che usavano Twitter e Facebook. La massa non era ancora arrivata e anche chi utilizzava già questi strumenti non sapeva ancora cosa stesse davvero succedendo. Gli strumenti stessi erano ancora molto acerbi, ma allo stesso tempo anche molto più veri, senza filtri, senza algoritmi, senza censura. Sono stati anni pazzeschi, in cui si twittava in maniera massiccia e nasceva la consapevolezza che “Everyone is a communitation agency”. Oggi si pensa che fare l’influencer sia la nuova via per diventare ricchi e famosi: decisamente una distorsione della realtà, ma al momento è indubbio che Instagram sia diventato un coacervo di profili di wannabe star. In tale contesto si è sviluppata la capacità delle aziende di utilizzare questi nuovi strumenti per comunicare, fare marketing e vendere prodotti. A differenza dei partiti politici, però, la maggior parte delle aziende non comprende ancora pienamente come utilizzare gli strumenti digitali con massimo profitto. Tuttavia, posso affermare con sicurezza che, tra tutti i social media, Linkedin è sempre rimasto abbastanza stabile negli anni, l’unico social che dal 2014 ha mantenuto la sua serietà, confermandosi strumento ancora foriero di grandi opportunità.
Su quali tematiche sarà focalizzata l’attenzione quest’anno?
“Business digital strategy first!”. La tematica fondamentale sarà quella della strategia di business digitale come elemento necessario da ideare, realizzare ed implementare in azienda. La seconda area che verrà esplorata durante i 3 giorni sarà quella derivante dal racconto delle esperienze degli speaker nella gestione delle persone, delle risorse digitali e dei cambiamenti delle piattaforme che impattano il colloquio con l’utenza. La terza quella del controllo dei numeri e dei risultati attraverso ROI, KPI, Analitycs.
Quali saranno i panel e gli appuntamenti di punta della manifestazione?
La manifestazione è incentrata sui 40 interventi dei relatori che saranno di 30’ ciascuno, di cui 20’ di speech e 10′ di Q&A. I temi principali su cui verteranno gli interventi riguarderanno trends social e digital per il 2020, diffusione delle notizie e delle fake news (come riconoscerle ma anche come crearle), BitCoin come elemento di finanziamento delle iniziative, e-commerce di piccole dimensioni che possono essere competitor di quelli globali. Inoltre, esploreremo dinamiche pratiche, relative al come creare e gestire la propria community, e ancora focus sulle technicalities dei vari strumenti digitali e social, sull’evoluzione degli strumenti di chat come Whatsapp e Messenger, sul food e la relazione con il digitale, su come diventare editori digitali e come trasformarsi in editori con il conto economico positivo, sulle strategie di Omnichannel, su come utilizzare questi potenti strumenti per cause sociali, e molto altro.
I principali trend del prossimo biennio per la Comunicazione Digitale e il Social Marketing?
L’intervento sui Digital e Social Media Trends è sempre stato tra i più gettonati, molte aziende prendono decisioni a seconda di quello che emerge da quello speech. Per poterli ascoltare tutti è necessario venire all’evento, anche se spesso i temi sono noti. Non posso svelarli tutti, ma sicuramente i Social Media da pubblici si trasformeranno in micro community private. Capire come stanno cambiando per non rimanere fuori dal gioco è fondamentale anche per chi già li usa con profitto.
Che tipo di strategie occorre mettere in atto per raggiungere efficacemente i target prescelti, ottenendo risultati misurabili?
Domanda molto complessa, di base posso dire che saper ascoltare e colloquiare con il proprio pubblico è fondamentale, come avere un prodotto e servizio funzionante/funzionale che abbia senso e sia utile è imprescindibile. Oggi le persone comprano più per una vicinanza valoriale che per il prezzo. I brand devono cambiare l’approccio pubblicitario perché il pubblico è molto più evoluto ed è sicuramente in grado di comunicare digitalmente allo stesso livello delle aziende, se non meglio.
Quali sono oggi i social media in ascesa?
Per i giovanissimi TokTok, per giovani e meno giovani Instagram e Whatsapp, per gli over 35 Facebook, per chi ha un approccio professionale e B2B Linkedin (ad oggi il social network che preferisco e che ha ancora molte potenzialità da sfruttare), per colloquiare con la Cina WeChat (ma bisogna conoscere il cinese). Ma è l’utilizzo mixato di questi strumenti la chiave del successo.
Si parla di “crisi” per un social network consolidato come Facebook: cosa occorre fare, eventualmente, per riscattare la piattaforma da possibili degenerazioni?
Sicuramente Facebook è in declino, ma prima di sparire ci vorranno molti anni e probabilmente nel frattempo si evolverà in altro. Basti pensare alla nascita di Instagram e all’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook nel 2014. Attualmente è un’azienda decisamente forte, giovane e rigogliosa. Purtroppo, l’utilizzo e gli argomenti discussi su Facebook, spesso banali, poco significativi, falsi, lamentosi, violenti, denigratori, stanno facendo allontanare le persone. Tra gli addetti ai lavori si dice che “Facebook da piazza del paese sia diventato l’evoluzione dell’Ospedale Psichiatrico in piazza”. Tutti siamo diventati comunicatori digitali, con strumenti potenti per farsi sentire e dire la propria, ma pochissimi hanno fatto corsi comunicazione oppure si pongono temi etici sull’utilizzo di questi strumenti. Ci vorranno anni prima che si trovi un equilibrio e si dia senso a questo meravigliosa rivoluzione digitale.
In che modo devono evolvere la formazione e lo scambio tra professionisti, per tenere il passo dei rapidi cambiamenti nell’orizzonte digitale?
Domanda difficile. Penso che strutturare una strategia digitale-social sia sempre più complesso e che gli strumenti (Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter, Messenger, Youtube, Whatsapp, …) stiano diventando sempre più intricati, senza parlare delle mille possibilità di advertising e dei continui cambiamenti in corso d’opera.
Rimanere al passo è difficile e solo chi ha vision e passione può davvero essere un professionista in questo campo. Ti deve appassionare lo studio delle dinamiche dei social e di come gli utenti interagiscono e usano questi strumenti, è un nuovo linguaggio e ti deve piacere studiarlo ogni giorno. L’altra punto è che non si può sapere tutto, quindi ritengo fondamentale avere relazioni e collaborazioni con persone che devono sapere più di te. Circondarsi di persone che sanno più di te e che sono esperte ognuno nella propria area penso sia la soluzione per rimanere aggiornati. Oramai per fare una qualsiasi campagna digitale-social servono almeno 5 professionalità, è più unico che raro che siano presenti tutte in una sola persona.
Elisabetta Pasca