COSA COMPRANO E VENDONO GLI ITALIANI
L’Osservatorio prende in esame categorie e oggetti più popolari nella compravendita dell’usato dove in generale vediamo tornare a crescere il volume della compravendita dei Motori di seconda mano (11,5 miliardi), seguito da Casa&Persona (5,7 miliardi) ed Elettronica (4,1 miliardi), che mantengono un trend di crescita costante, mentre Sport&Hobby (2,6 miliardi), dopo il boom del 2020, torna ai livelli pre-pandemia per effetto del ritorno alla normalità e del venire meno di specifiche esigenze.
Entrando nello specifico, le categorie dove si compra di più online sono:
- Casa&Persona (73%)
- Sport & Hobby (57%)
- Elettronica (54%)
- Motori (32%)
Nella top 3 dei prodotti più comprati online troviamo:
- Abbigliamento e accessori (34%)
- Libri e Riviste (31%)
- Informatica (27%)
Passando alle categorie di vendita online, troviamo lo stesso podio ma con percentuali differenti:
- Casa&Persona (70%)
- Elettronica (43%)
- Sport & Hobby (40%)
- Motori (19%)
I primi tre prodotti più venduti online invece sono:
- Abbigliamento e accessori (36%)
- Arredamento e Casalinghi (27%)
- Libri e Riviste (19%)
MOTIVAZIONI E COMPORTAMENTI
La second hand conferma il suo terzo posto tra i comportamenti sostenibili più diffusi degli italiani (52%), preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%).
Sul podio dei valori di riferimento associati al mondo dell’usato troviamo:
- è una scelta sostenibile (54%)
- permette di dare una seconda vita agli oggetti (50%)
- è un modo intelligente di fare economia circolare (48%)
Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020) che si attesta al primo posto, segue l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e il podio si chiude con la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia che rende molti oggetti più accessibili (43%).
Perché invece si vende l’usato? Per chi vende la prima motivazione, per ben il 79% degli intervistati, è liberarsi da oggetti che non si usano più, seguita dal riuso e all’essere contro gli sprechi (44%) mentre per il 39% dei rispondenti si vende usato per guadagnare.
Nel 2021 le principali motivazioni che hanno portato alla compravendita di usato sembrano essere di ordine pratico, legate al risparmio/guadagno e all’idea di fare spazio. A tale proposito, dopo due anni di forte cambiamento e incertezza, il decluttering assume anche un aspetto “emotivo”, diventando un modo per fare pulizie nella mente e nel cuore, disfandosi di oggetti che ancorano al passato, con benefici in termini di guadagno, leggerezza e proiezione verso il futuro. Nonostante questo, si mantiene comunque salda l’associazione della second hand alla sostenibilità e alla volontà di ridurre gli sprechi. Dopo due anni di incertezze dovute alla pandemia e con una guerra in Europa, le persone ricercano nei consumi e, in particolare nella compravendita di usato, risposte a bisogni pratici forse a discapito dell’aspetto più ludico e gratificante della ricerca del pezzo unico o dello sfizio; inoltre, sembrano associare sempre più a questo comportamento valori forti legati al rispetto per l’ambiente e alla consapevolezza del proprio impatto ridotto grazie all’economia circolare.
FOCUS LOCALE
Lo spaccato locale dell’Osservatorio offre alcune novità. Le prime tre regioni che spiccano per volume d’affari troviamo:
- Lazio (€ 3,4 mld)
- Lombardia (€ 3,3 mld)
- Campania (€ 2,4 mld)
Lombardia e Campania si scambiano di posto con un aumento significativo di valore generato dalla second hand che interessa la prima.
Osservando la classifica delle prime cinque regioni dove si è guadagnato di più della media nazionale di 1.121€ nel 2021, troviamo:
- Campania (€ 1.625)
- Veneto (€ 1.383)
- Lombardia (€ 1.339)
- Toscana (€ 1.208)
- Piemonte (€ 1.147)
*Osservatorio Second Hand Economy 2021 condotto da BVA Doxa per Subito tra febbraio e marzo 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 1073 interviste CATI (Computer aided telephone Interviews) + 1001 interviste CAWI (Computer assisted web interviewing)
** Fonte Audiweb Total Digital Audience 2019