Dal 1998, PayPal continua a contraddistinguersi come l’azienda che sta spianando la strada alla rivoluzione dei pagamenti digitali in tutto il mondo, offrendo alle persone modi migliori per gestire e spostare il loro denaro. Con gli oltre 192 milioni di account di clienti attivi, la piattaforma PayPal si configura come davvero globale e disponibile per le persone in più di 200 mercati. Federico Zambelli Hosmer è General Manager di PayPal per il nostro Paese da più di due mesi ed è lui che, nella giornata di giovedì 4 maggio, ha presentato al pubblico l’ultima arrivata in casa PayPal, Carica. Abbiamo parlato con lui di questa novità e dell’evoluzione che possiamo attenderci nel settore dei pagamenti digitali.
Avete appena presentato la soluzione Carica. Di cosa si tratta?
PayPal Carica è l’applicazione con cui ricaricare il credito di tutti i telefoni, un prodotto lanciato appositamente per il mercato italiano. La nostra realtà in Italia ha una forte relazione con tutti i principali protagonisti del mercato, ossia Tim, Vodafone, Wind e Tre. Abbiamo lanciato il prodotto qui per tre motivi principali. Il primo perché l’80% del traffico telefonico nel nostro Paese è ormai su piani prepagati, a differenza che altrove. Il secondo perché, nell’ambito di questa forte prevalenza, la frequenza di ricarica avviene 2-3 volte al mese, e abbiamo pensato quindi di ottimizzarla. Terzo motivo, abbiamo pensato, dato questo forte interesse per il mercato prepagato, che c’era forse la possibilità di espandere l’abitudine della ricarica tramite il digitale. Sono fattori che hanno identificato un’opportunità per sviluppare un prodotto ad hoc per il mercato italiano. Con PayPal Carica è davvero facile fare la ricarica tramite app, sia per sé stessi che per altre persone. Quando si effettua la ricarica, si seleziona semplicemente l’operatore e l’importo che serve. È un’idea che è stata concepita soprattutto per l’ambito familiare: penso ai genitori che devono ricaricare il credito dei figli, e tramite questa novità possono farlo con direttamente dal proprio cellulare. Sempre tramite app, il figlio può richiedere una ricarica che il genitore può accettare, rifiutare o modificare nell’importo. Con questa novità puntiamo a incrementare l’uso del digitale da parte degli utenti.
Ci sono campagne di comunicazione in programma per promuovere PayPal Carica?
Assolutamente sì. Abbiamo un piano che riguarderà tv, digital e outdoor. Si tratta di un investimento molto importante per PayPal. Al nostro fianco siamo molto felici di avere Filippa Lagerback, testimonial di questa nostra iniziativa.
Molti cittadini italiani, però, nutrono ancora dubbi per quanto riguarda la sicurezza dei pagamenti digitali. In che modo PayPal si pone invece come metodo di pagamento sicuro?
In Italia c’è ancora l’abitudine a pagare, in caso di acquisti online, alla consegna, è vero, e ciò per diversi fattori, non solo legati alla sicurezza. PayPal, in ogni caso, fa della sicurezza uno dei suoi punti di forza. La nostra piattaforma controlla attentamente le transazioni e ha investito molto in strategie contro le frodi. Nel 2016 abbiamo gestito 12 mila dollari al secondo, una capacità che è cresciuta moltissimo. I nostri clienti usano PayPal perché lo ritengono più sicuro perché non c’è bisogno di usare nessun dato finanziario sensibile sulla nostra piattaforma.
Nonostante i dubbi sulla sicurezza, comunque, secondo il recente studio presentato dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, in Italia sono cresciuti del 51% i pagamenti digitali rispetto al 2015, ma c’è ancora parecchia strada da fare. Quali iniziative crede sia necessario intraprendere per incrementare il settore del digital payment nel nostro Paese?
La domanda è aumentata, ma deve crescere l’offerta. Siamo ancora piuttosto indietro rispetto a Paesi come Spagna o Francia per quanto riguarda l’ecommerce. Molte più imprese devono iniziare a considerare l’online come un’opportunità non solo per aumentare le vendite interne ma anche per aumentare le esportazioni. Il Made in Italy è un potenziale enorme che deve essere sfruttato maggiormente. Credo sia questo il tema su cui bisogna più concentrarsi, quindi un tema legato all’offerta, non tanto alla domanda. Su 19 milioni di italiani che comprano online, 5.7 milioni hanno un conto PayPal attivo, e questo dimostra la nostra forza.
L’universo del digital payment si sta arricchendo sempre più di nuovi protagonisti: tra gli ultimi c’è Amazon, che ha lanciato anche in Italia il suo conto virtuale Pay. A quale futuro del settore finanziario sta portando la crescente digitalizzazione?
Lo scenario degli operatori che offrono questi servizi sta aumentando, non solo a livello di grandi operatori ma anche per quanto riguarda le nuove startup. Si tratta di un mercato in forte evoluzione. Noi di PayPal siamo ovviamente favorevoli e felici di questa crescita complessiva del settore dei pagamenti digitali.