“Un luogo di una bellezza unica, abbacinante, magica. Ma anche di una bellezza, magia e seduzione che fino a pochi lustri fa non trovavano cittadinanza né mercato”. Con queste parole il direttore Walter Mariotti, (che per Editoriale Domus firma anche Domus e Meridiani Cammini), inaugura la nuova monografia di Meridiani dedicata al Salento e a Lecce, e al loro essere diventate “destinazione obbligata del Grand Tour del secondo millennio”.
Esce il nuovo numero dei Meridiani che racconta il fascino del Salento
Luoghi che hanno saputo invertire la rotta e accogliere al meglio le nuove esigenze del turismo valorizzando tutto quello che per troppo tempo era stato messo all’angolo: la semplicità, la qualità, il valore del silenzio, della condivisione, il fascino della natura, la forza del mare, del sole e del vento. O meglio “lu sule, lu mare, lu ientu”. Una terra che, nonostante le mille difficoltà di partenza, dimostra un fascino potente e irresistibile: “Il Salento. Una delle zone d’Europa più lontane dai parametri di riferimento del ventennio 60-80. Uno dei luoghi più difficili del Mediterraneo sotto il profilo idrico, dove ogni goccia diventa tesoro. E fa nascere meraviglie nella sua terra rossa, nei suoi olivi secolari, nel crepito dell’ordine storico delle pietre e delle luci che battono dal mare cristallino e si rifrangono nelle sue architetture tradizionali, simbolo al tempo stesso di genio e sregolatezza, di ordigni mimetici e occasioni d’esplosione dell’ingegno”.
Per l’occasione, una splendida immagine che ritrae i faraglioni di Torre Sant’Andrea al tramonto è stata scelta come copertina del numero che accompagna poi i lettori alla scoperta della cultura, della tradizione e della storia del Salento. Un viaggio da costa (adriatica) a costa (ionica) e un’occasione per fermarsi ad ammirare – e conoscere – le bellezze “esuberanti e gentili” dell’entroterra leccese, con un omaggio a quello spirito barocco di cui tutte le più belle architetture cittadine sono portavoce indiscusso. E poi la musica, il gusto, la creatività fino alla magia e alla danza.
“L’essenzialità che si fa eleganza scabra esteriore e rigoglio, opulenza interiore. Per un mondo che non sa più cosa farne dell’avere, per società che sono ossessionate dall’idea di sostenibilità e di riduzione dei consumi, un viaggio in Salento è la chiave di volta. E vale molto di più della lettura di qualunque terapia perché dimostra, senza tanti giri di parole né difficili concetti, che l’essere non ha bisogno dell’avere. Mai.”
Il numero è in edicola a partire dal 28 luglio in tutta Italia.