Il metodo
Uno strumento professionale di consapevolezza che aiuta a valutare le competenze in maniera dialogica
di Francesca Anzalone
Molto spesso nelle attività di consulenza mi viene richiesta una valutazione sui professionisti che ruotano attorno a imprese e istituzioni, nella maggior parte dei casi fornitori di servizi e consulenti per lo sviluppo e la crescita. La mia risposta è sempre nella verifica del metodo. Il metodo che adotta risponde alle vostre domande? Vi fa percepire una crescita professionale e personale? Le relazioni fisiche e virtuali stanno migliorando e stanno trovando un’evoluzione nel business con ricaduta a livello personale? Se la risposta è positiva l’impresa o l’istituzione ha trovato la strada corretta, altrimenti è necessario fare una verifica che non significa unicamente il professionista non ha un metodo, ma il metodo di lavoro applicato non è quello che può aiutare a fare crescere la struttura, oppure una criticità nei flussi comunicativi della struttura . Altro argomento è invece l’assenza di metodo.
Più il metodo appartiene al professionista, maggiori sono i risultati
Il processo con il quale si affrontano le attività per essere efficace ha bisogno di seguire alcune regole che, in maniera precisa e puntuale il professionista ha saputo evidenziare come le migliori per il raggiungimento di un obiettivo. Più il metodo appartiene al professionista, maggiori sono i risultati poiché frutto di numerose esperienze e risoluzioni di problemi. La capacità da parte del professionista di categorizzare e costruire criteri sistematici di lavoro finalizzati a un obiettivo è sicuramente una delle caratteristiche principali che identificano la professionalità nel lavoro e il valore aggiunto del professionista stesso.
Saper organizzare, categorizzare, comprendere le criticità e i punti di forza per strutturare la strategia rende un professionista efficace e efficiente agli occhi del team e verso l’esterno, proprio perché in grado di risolvere e di fare percepire immediatamente i benefici dell’attività. Una questione di percezione di positività dunque, data dalla capacità di analizzare, verificare, mappare e costruire le relazioni corrette a cui fare seguire i contenuti più efficaci.
#ConsapevolmenteConnessi significa anche avere le idee chiare, saper organizzare concetti, contenuti, azioni e connetterli alle persone sia a livello di formazione, educazione, know how che a livello di relazioni digitali tra oggetti stessi.
Il professionista per essere riconosciuto tale ha sicuramente un metodo di lavoro che permette a chi lo circonda e a chi gli si affida di sentirsi “nelle migliori mani”.
Il metodo è sicuramente uno strumento che genera fiducia, che fidelizza e che permette una visione a medio-lungo termine delle attività. Ma soprattutto è la capacità scientifica di saper organizzare il proprio bagaglio.
Dove saremo tra un anno? E tra due? Che tipo di lavoro e attività sarà stata svolta? Quali aspetti saranno emersi a livello interno e verso l’esterno? Quali i benefici percepiti dal team e dall’esterno?
Solo con un metodo di lavoro preciso e puntuale, ricco di un’ampia e articolata esperienza il professionista sarà in grado di rispondere con strategie e programmazione. Metodo dunque alla base del professionista che, se conosciuto sul mercato per le sue qualità, avrà sicuramente esperienza e referenze comprovanti il lavoro svolto e il valore in grado di apportare all’impresa o all’istituzione. Ma attenzione, ricordiamo sempre che qualsiasi comunicazione è dialogica e deve dare e ricevere costantemente, pertanto se dalla parte dell’impresa o dell’istituzione manca il supporto concreto nella gestione delle informazioni, del calendario e delle attività si rischia di scivolare nell’inefficacia perché il metodo di lavoro non manca al professionista ma all’impresa o all’istituzione, quindi diventa necessaria una verifica dei processi e un nuovo disegno interno.
Per un approfondimento sulla nuova comunicazione ti rimando al mio volume Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione (Hoepli, 2017), al mio canale podcast e al mio sito.
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