Come è cambiata la comunicazione negli ultimi mesi? Quale direzione sta prendendo?
L’emergenza ha accelerato l’uso del digitale, della tecnologia in generale e enfatizzato alcuni aspetti della comunicazione. Parliamo di trasparenza, di coinvolgimento, di cambiamento nell’approccio e nella fruizione con una sempre maggiore consapevolezza.
Se già la comunicazione era un aspetto strategico fondamentale prima dell’emergenza, oggi lo è ancora di più, in maniera integrata e soprattutto coerente.
Che cosa è dunque in grado di garantire una comunicazione efficace? Quali sono le sue caratteristiche? Che cosa ha dimostrato una comunicazione consapevole nel periodo dell’emergenza?
Una comunicazione senza interruzioni
La comunicazione è lo scambio di messaggi vincenti: da una parte un contenuto comunicativo desiderato e dall’altra un messaggio chiave e semplice che viene erogato. L’importanza della continuità della comunicazione, del passaggio di un messaggio e della sua coerenza sono stati gli aspetti principali che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Una maggiore capacità critica e analitica da parte delle persone, una maggiore consapevolezza nelle potenzialità del digitale a supporto della diffusione dei messaggi e alla base, una necessità di fondo, quella di capire.
Dopo i primi momenti di disorientamento, aziende, istituzioni e professionisti si sono resi conto che la comunicazione era un elemento fondamentale, un legame importante da non fare mai mancare.
Coerenza, trasparenza e semplicità
Ma con quali caratteristiche? Principalmente coerenza, trasparenza e chiarezza senza dimenticare la costanza nell’erogazione. Non possiamo avere momenti di silenzio, dobbiamo dialogare, conversare, condividere e garantire a chi sta cercando contenuti di raggiungerli agevolmente.
La comunicazione dunque non si ferma, anzi, accelera il suo processo e diventa ancora più protagonista attraverso una narrazione costante con contenuti di qualità progettati secondo obiettivi precisi e una strategia ben delineata.
Semplicità dunque come elemento essenziale, come personalizzazione e rappresentazione dell’essenza.
Con l’emergenza abbiamo imparato che i confini fisico e virtuale sono superati, che il legame comunicativo prosegue senza subire interruzioni. Una nuova comunicazione ha già acquisito il ruolo di protagonista e come tale di un importante capitolato di budget che la segna sotto la voce investimenti e non più costi.
Un professionista consapevole delle strategie e delle competenze
Una nuova visione della comunicazione più consapevole e personalizzata che ci porta a riflettere su un cambiamento di competenze, capacità e qualità che il comunicatore deve saper garantire.
A partire dalla progettazione di una strategia basata sull’identificazione di obiettivi precisi, sull’uso consapevole degli strumenti, dei canali e dei linguaggi; sulla consapevolezza di una multicanalità e di nuove abitudini. Messaggi chiari, onesti, consapevoli nella loro caratterizzazione di sostenibilità e valutazione costante dei possibili rischi sono gli aspetti principali sui quali è necessario rivolgere l’attenzione.
La comunicazione è cambiata e la sua direzione si è delineata con confini precisi e nitidi come lo sono le competenze di chi deve erogare il servizio. Comunicazione first, dunque, dove il comunicatore ha un ruolo da protagonista e dove ha anche il compito di costruire messaggi chiari, semplici e onesti per raccontare aziende, istituzioni e professionisti che desiderano presentarsi e rispondere alle nuove esigenze, abitudini e richieste di una società in trasformazione e sempre più consapevole di strumenti, opportunità e diritti.
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