Comunicazione di crisi mediatica: in un mercato fluido e interconnesso come prevenire, mitigare e gestire una crisi, il mio intervento al Convegno di ANDEC – Associazione Nazionale Importatori e Produttori Elettronica di Consumo (prima parte)
Siete pronti a reagire tempestivamente? Avete già costruito la vostra strategia di azione? Avete il team pronto per rispondere in tempo reale con protocollo e policy?
C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto, c’è chi in quel bicchiere mezzo pieno cerca di trovare la soluzione per riempirlo e chi ha invece paura che si rovesci, è sempre una questione di pensiero, ma soprattutto di approccio all’azione. A me il bicchiere piace vederlo mezzo pieno e mi piace pensare di poter trovare una soluzione per riempirlo! Anche nell’approccio alla comunicazione di crisi.
Infatti mi piace pensare che LA PAROLA CRISI, SCRITTA IN CINESE, È COMPOSTA DI DUE CARATTERI. UNO RAPPRESENTA IL PERICOLO E L’ALTRO RAPPRESENTA L’OPPORTUNITÀ, come diceva John Fitzgerald Kennedy. Ovvero supportando le imprese a identificare modalità di prevenzione, attività di mitigazione e gestione con un team preparato, al fine di trasformare un #epicfail (qualora accada) in #epicwin ovvero creando un’opportunità per la reputazione.
Gestire la crisi comunicativa attraverso formazione, aggiornamento, strumenti efficaci, conoscenza dei comportamenti (Big data e analisi), protocolli e policy, team building e nuovi concetti chiave come il saper #faresquadra
La crisi mediatica può colpire ciascuno di noi, oggi nessuno è immune, si può essere i migliori a pensare a qualsiasi caso, ma l’innesco emozionale che può degenerare in crisi mediatica non può essere prevedibile al 100%. A noi la scelta se farci cogliere impreparati o pronti a reagire tempestivamente. In che modo? Attraverso formazione, aggiornamento, strumenti efficaci, conoscenza dei comportamenti (Big data e analisi), protocolli e policy, team building e nuovi concetti chiave come il saper #faresquadra. Un team preparato e pronto a reagire seguendo un protocollo di azione e delle policy è fondamentale, così come la capacità di migliorarlo costantemente e tenerlo unito in un obiettivo comune. Quando mi chiedono da dove nasce la mia consapevolezza, non posso fare altro che ringraziare il team di @Emergenza24 che oltre ad avere allargato le mie competenze nella comunicazione mi ha permesso di migliorare le mie capacità di autocontrollo e di ampliare la visione attraverso l’Archivio, la Ricerca e il team Crisi, con tutti gli strumenti sviluppati. La base di partenza per ciascuna attività di comunicazione così come di formazione è la conoscenza dello scenario interno ed esterno, la mappatura di ogni area e di ogni informazione che può essere poi messa in relazione con altre; questo sia sotto aspetti positivi che sotto aspetti critici (ma nella maggior parte dei casi le aziende hanno una strategia di valorizzazione e non di prevenzione di criticità).
Per questo con @Emergenza24 abbiamo mappato tutto ciò di cui siamo a conoscenza, per poter costruire modelli, avere una visione di scenario e poterci muovere con maggiore consapevolezza e velocità di reazione.
In @Emergenza24 sono mappati: COMPORTAMENTI 1.2 MILIARDI ESTRAPOLATI DA CONVERSAZIONI ONLINE diventati MODELLI COMPORTAMENTALI ON LINE IN CONTESTI EMERGENZIALI 350.000 per generare EXPERTISE. Un sistema che ci permette di identificare attraverso uno screening dei possibili rischi, i vari modelli comportamentali con cui potremo trovarci a reagire; a cui si aggiunge la valutazione delle informazioni in termini di fact checking SCANSIONIAMO 400 MILIONI DI FATTI ALL’ANNO SELEZIONATI DI CUI VISUALIZZATI DA OPERATORE 2,2 MILIONI e che si TRASFORMANO IN 250.000 NOTIZIE, 15.000 APPROFONDIMENTI E 160.000 IMMAGINI VALIDATE E QUALIFICATE.
Ed ecco che queste competenze diventano fondamentali nella Reputation Economy, un Asset intangibile, un valore d’impresa, un concetto nuovo che sta ad indicare quell’insieme di valori e comportamenti sociali che influenzano il potere contrattuale dell’individuo o dell’azienda e in cui stanno la Corporate Reputation e la Brand Reputation che oggi diventano un indice di un’azienda di qualità.
E voi avete mappato tutto nella vostra azienda? Sareste pronti con contenuti e policy a reagire?
Per un approfondimento sulla nuova comunicazione ti rimando al mio volume Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione (Hoepli, 2017), al mio canale podcast e al mio sito.
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