Personal Branding: come comunicare l’imprenditore su LinkedIn
Alle aziende oggi si chiede di essere innovative, sempre più digitali e narrative, ma in questo percorso di storytelling ci sono anche altri protagonisti: l’imprenditore, l’AD, le prime linee e tutta la comunità aziendale. Come comunicare imprese e protagonisti?
di Francesca Anzalone
All’ora del tagging tutti si accorgono che qualcosa non va
C’è sempre un punto di partenza che fa scattare un campanello d’allarme. In questo caso si chiama “tag” e arriva sempre nel momento meno opportuno. E se accade su LinkedIn la piattaforma business? La foto non è delle più recenti, la bacheca non è ben organizzata, si è inserito sì, l’ultima posizione coperta, ma in maniera frettolosa senza precisare le skill o descrivere meglio l’esperienza maturata. In questa cornice però si vuole essere autorevoli per presentarsi al target di riferimento e fare business.
Oh my GO..ogle!
“Io non mi racconto molto sul web e sui social” dice l’imprenditore.
“Tu no, ma Google sì!” e così messo davanti alle pagine tra immagini, notizie, e menzioni sui social, ecco l’esclamazione “Oh my GO…ogle!”.
Nel motore di ricerca più utilizzato al mondo ecco che la nostra vita si affaccia immagine dopo immagine, link dopo link e social dopo social. E soprattutto ci presenta su LinkedIn … come? Chi siamo? Che ritratto ne viene fuori? Che percezione potremmo generare? Ok! Abbiamo compreso che è il momento di prendere la nostra immagine in mano e iniziare un Personal Branding efficace. Quindi è il momento di pensare ad un’attività di comunicazione professionale mirata al miglioramento a partire dalla cura dei dettagli (che poi tanto dettagli non sono). Il personal branding non è solo per il mondo dello spettacolo, ma per chiunque oggi vuole intraprendere relazioni efficaci di business. Ogni giorno su Google vengono effettuate circa 3.5 miliardi di ricerche e se avete un appuntamento importante di lavoro state certi che il vostro interlocutore ha già fatto una ricerca.
Partiamo da qualche consiglio utile e veloce, ma sicuramente efficace per presentarvi su LinkedIn
LinkedIn è la piattaforma sulla quale possiamo creare il nostro profilo professionale più efficace e che possiamo inserire come collegamento ovunque per rappresentarci sotto questo aspetto. Un link nel file firma delle mail, da spedire ad un nuovo contatto per fargli sapere chi siamo e cosa facciamo, insomma, uno strumento fondamentale da sfruttare appieno.
L’immagine: foto profilo su LinkedIn, usiamone una il più professionale possibile e mi raccomando recente (siamo nel web, nel qui e ora h24, non possiamo non ricordarci questo aspetto fondamentale). E se siamo affezionati tanto ad un’immagine, stampiamola, incorniciamola e appoggiamola sulla scrivania , lì l’informazione non è “real time”.
Pensiamo alle parole fondamentali che fanno parte del vocabolario di chi, come noi, si sta focalizzando su un aspetto business e di impresa.
Partiamo dalla semantica: Imprenditore, impresa, mercato, business, economia, finanza, investitori, clienti, partner, successo, riconoscibilità, autorevolezza, fiducia; e su queste immaginiamo il percorso che dobbiamo costruire attorno a questa figura per farla percepire come affidabile e in grado di gestire una buona autodeterminazione.
Quindi riprendiamo in mano il nostro profilo LinkedIn e iniziamo l’operazione di costruzione di immagine, aggiornamento delle informazioni, il percorso di autorevolezza, la generazione di fiducia. Come? Rispondendo puntualmente ad alcuni punti chiave.
1) Che cosa ci distingue dagli altri imprenditori? Quali sono i tratti caratteristici del carattere, della modalità di fare business, della gestione delle relazioni? Parola d’ordine: consapevolezza. Iniziare a tracciare un identikit delle caratteristiche che meglio rappresentano l’imprenditore. Elenca i punti di forza e identifica le aree di miglioramento. In questa fase focalizzati sui primi. E rendi il tuo profilo una narrazione per chi ti incontrerà e vorrà scoprire di più su di te e sulla tua affidabilità. Stanne certo, il tuo profilo LinkedIn sarà la prima cosa che andrà a leggere.
2) Chi è il nostro target professionale principale al quale ci vogliamo rivolgere e con il quale desideriamo fare business? Come voglio essere percepito da questo target? In che modo riesco a diventare fiduciario? E’ a lui che devo parlare, è con lui che devo instaurare un dialogo, dunque usiamo le parole giuste e gli elementi corretti per descriverci.
3) Come costruisco la mia reputazione? Chi può confermare quello che sto raccontando? A partire dalla formazione per proseguire con le esperienze, i traguardi raggiunti, le nuove skill acquisite. E l’endorsement di altri professionisti che spontaneamente confermano le tue competenze e aumentano la credibilità del tuo profilo (che se completato con una buona rassegna media tra stampa, web, radio e TV, diventa un vero e proprio biglietto da visita importante). Non dimenticare che tutto quello che hai fatto porta con sé significati per comprendere la tua personalità: sei stato un sportivo? Raccontalo. Ami prenderti cura del prossimo? E’ una parte importante. Fai parte di una squadra, di un gruppo, hai un hobby che coltivi da molto tempo? Sono tutti aspetti che ritraggono caratteristiche della tua personalità.
Il tuo profilo LinkedIn per questo è un grande supporto: puoi generare positività, renderti riconoscibile al tuo target, acquisire notorietà e autorevolezza, e soprattutto costruire una rete di relazioni professionali in costante evoluzione e rafforzare così la generazione di fiducia.
Personal Branding l’Imprenditore
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