Nel corso di quattro episodi di circa 15 minuti, prende forma un audio-reportage lungo il fiume Po. L’ascoltatore compie così un viaggio in audio dalla sorgente alla foce, in cui le testimonianze di chi vive da sempre accanto al fiume, amandolo e rispettandolo, si uniscono ai contributi di esperti che affrontano il tema della siccità dal proprio punto di vista competente, cercando di capire come tutelare una risorsa estremamente preziosa come l’acqua.
Chora Media presenta “L’ULTIMA GOCCIA”, audio-reportage lungo il fiume Po per conoscere le soluzioni a tutela delle nostre acqua
Nel dettaglio, le voci degli esperti che hanno contribuito alla realizzazione del podcast sono:
- Hervé Barmasse, alpinista
- Elisa Palazzi, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR e docente di Fisica del Clima all’Università degli Studi di Torino
- Alberto Lasagna, Direttore di Confagricoltura Pavia
- Alberto Ceccaroni, Responsabile impianti fognari e depurativi Gruppo Hera area di Forlì-Cesena
Il podcast “L’ultima goccia”, scritto da Francesca Milano per Chora Media e promosso da Gruppo Hera, è disponibile su tutte le app free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcast), da martedì 26 luglio, con un nuovo episodio ogni giorno fino al 29 luglio.
Sinossi degli episodi
Episodio I – Dove nasce il Po
Sui giornali è comparsa una foto: ci sono due uomini che giocano a bocce, sul letto del fiume Po, in secca. Per tutti è lui l’osservato speciale, il simbolo dell’estrema siccità che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Non lo dicono solo i dati, lo dice anche Aldo Perotti che da 47 anni gestisce il rifugio di Pian del Re. È lui il guardiano della sorgente del Po. Il nostro viaggio comincia da qui, da questi piccoli paesi di montagna dove una volta si parlava la lingua occitana, che oggi sta scomparendo, proprio come l’acqua che nasce dai ghiacciai e dai nevai che il cambiamento climatico sta mettendo a rischio.
Episodio II – La prima acqua per questo riso
Arrivato in pianura, il Po attraversa Torino e poi disegna il confine tra Piemonte e Lombardia, nelle zone famose per la coltivazione del riso. Fino a qualche anno fa, le risaie venivano chiamate “il mare a quadretti”, perché viste dall’alto formavano un reticolato d’acqua. Poi i cambiamenti climatici hanno spinto i risicoltori a sperimentare la semina in asciutta. Con Cristiano Carturan, il più giovane agricoltore della zona, assistiamo a un momento speciale: la prima bagnatura del riso, con l’acqua che entra nei campi attraverso un canale artificiale. L’area della Lomellina ha un fortissimo legame con l’acqua del Po e dei suoi affluenti, ma qui non c’è solo l’acqua che scorre negli alvei: c’è anche una falda molto ricca, ed è anche su questo che si gioca la partita contro la siccità.
Episodio III – Il “grande fiume” non è più grande
Ogni fiume, per arrivare al mare, compie un percorso tre volte più lungo della distanza in linea retta tra la sorgente e la foce. Per essere precisi, circa 3,14 volte, ossia la costante matematica pi greco. È affascinante pensare che la natura – apparentemente così disordinata – abbia regole matematiche. In realtà niente in natura è casuale: le vacche rosse reggiane ne sono un esempio. Resistono al caldo e sono a loro agio in questa pianura. Nelle campagne emiliane l’allevatore Marco Prandi ci racconta come sta scommettendo su un mix di tradizione e innovazione per portare avanti l’attività di famiglia, producendo energia e risparmiando acqua. Il risparmio idrico è fondamentale in un’area dove la siccità si vede a occhio nudo: quello che Giovannino Guareschi aveva soprannominato il “grande fiume”, oggi appare quasi un rigagnolo. Nei suoi racconti, le terre di don Camillo e Peppone erano perennemente minacciate dalle esondazioni del Po, oggi sono aride e sabbiose.
Episodio IV – Arrivare al mare
La siccità rende ancora più necessarie soluzioni innovative come quelle realizzate in Emilia-Romagna: a Cesena c’è un depuratore che trasforma le acque reflue urbane in acqua utilizzabile per irrigare e fertilizzare alberi di pesco e pomodori, un progetto sperimentale che ha dato ottimi risultati e che permetterebbe agli agricoltori delle campagne di sfruttare l’acqua usata dalle comunità. Tornando lungo il corso del Po si passa per Ferrara: qui si trova l’impianto dove ogni giorno viene prelevata l’acqua del fiume e viene sottoposta a innumerevoli passaggi per renderla potabile e farla arrivare pulita e sicura nelle case di 250mila persone. Si prosegue poi verso le valli di Comacchio, dove il capovalle Piercarlo Farinelli si prepara alla sua ultima stagione delle anguille. Il viaggio si conclude al delta nel Po, dove il fiume – stanco e sofferente – si butta nelle braccia del mare e finalmente riposa.
Credits
“L’ultima goccia – Viaggio lungo il Po” è un podcast di Chora Media, promosso dal Gruppo Hera.
Scritto da Francesca Milano.
Il producer è Alex Peverengo.
La post produzione e il sound design sono di Daniele Marinello.
La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli.
Il fonico di presa diretta è Daniele Marinello.
La fonica di studio è Aurora Ricci.