I dati parlano chiaro: una vera e propria emorragia ha colpito il settore dell’artigianato: secondo i dati della Cgia di Mestre sono infatti 178 mila le imprese artigiane che hanno chiuso negli ultimi dieci anni. Solo nei primi sei mesi di quest’anno il comparto delle imprese artigiane è diminuito di 6.564 unità. Le cause? La crisi certamente, così come la caduta dei consumi, l’impennata degli affitti sono dei fattori che hanno spinto moltissimi artigiani a chiudere le loro attività.
A Firenze, nella città simbolo dell’artigianato “Made in Italy”, BigMark!, l’azienda creata da Pietro Fruzzetti aiuta artigiani e imprese a raccontarsi attraverso web e social media
Ci sono però imprese che hanno cambiato pelle e hanno colto le opportunità che si sono presentate loro con il web, i social media e l’e-commerce.
“L’artigianato è cambiato, forse fin troppo, tanto che alcuni lamentano quanto il digitale abbia trasformato le botteghe in luoghi lontani dal cuore delle persone. Probabilmente è cambiata la fruizione, forse è cambiato il contesto, ma la bottega si è solo spostata un po’ più in là, dal centro di una città al centro del mondo, quello che chiamano world wide web. Non è facile comprendere come siano cambiate le regole, ma è davvero possibile riuscire a mantenere aperta la propria bottega, senza snaturare la propria anima, perché in fondo anche online sono le belle storie che vincono.”
Ne è convinto Pietro Fruzzetti, brand strategist, consulente di digital marketing e Ceo di bigMark!, digital agency specializzata nel supportare le imprese nella costruzione e nello sviluppo del proprio brand online.
“Web Marketing per Artigiani”: un gruppo Facebook, un libro e un sito web per guidare gli artigiani, passo dopo passo, nella loro trasformazione digitale.
Una laurea in Marketing conseguita all’Università degli Studi di Firenze e un’esperienza in marketing e comunicazione integrata online e offline maturata negli anni attraverso il lavoro svolto sui clienti dell’agenzia, per poi arrivare alla carica di Presidente Comunicazione e ICT Confartigianato Firenze: un percorso che ha portato Pietro ad avvicinarsi al mondo dell’artigianato per il quale è diventato un vero e proprio punto di riferimento, tanto da aver creato un gruppo su Facebook “Web marketing per Artigiani” che, in 2 anni e mezzo ha raccolto quasi 2.000 fans: uno spazio di confronto e di aggiornamento dedicato agli artigiani che vogliono far conoscere il proprio brand attraverso il digital marketing.
Da qui è partita l’attività di formazione e di consulenza dedicata agli artigiani i cui pilastri sono racchiusi nel primo libro pubblicato da Dario Flaccovio Editore “Web Marketing per Artigiani” realizzato in collaborazione con Mariachiara Cheli, Lara Burriesci, Giacomo Cariulo, Giulia Galeazzi e Nedo Baglioni: una guida per comunicare e vendere on line, dove vengono riportati numerosi esempi di artigiani, seguiti da Pietro, che hanno creato un brand di successo.
Insieme al libro è on line il sito webmarketingartigiani.it all’interno del quale saranno a disposizione contenuti gratuiti dedicati agli artigiani che vogliono intraprendere un percorso di trasformazione digitale. A disposizione anche il primo ebook realizzato da Pietro sulle “Le 5 regole non scritte del marketing per gli artigiani”: uno strumento che aiuta gli artigiani a sviluppare il proprio brand indipendentemente dai canali a disposizione.
Da artigiano a brand: il percorso per una efficace strategia di posizionamento
Con la sua impresa, bigMark!, Pietro offre supporto alle imprese nel costruire una efficace strategia di posizionamento che ha come punto di partenza la creazione di un brand e che poi si struttura nello sviluppo di strategie di digital marketing, fino alla definizione di una strategia di vendita online.
“Una strategia di digital marketing, senza un’attività di branding efficace, difficilmente può portare risultati. “Da artigiano a brand”: non è solo un hashtag per Instagram, ma un incoraggiamento per tutti gli artigiani che vogliono crescere, scegliere di diventare impresa e costruire il proprio progetto artigianale partendo da un’idea chiara e sostenibile. Perché sì, si può diventare brand, ma è necessario seguire un percorso per strutturare al meglio l’idea imprenditoriale e valorizzare la figura dell’artigiano che l’ha creata”.
Cosa vuol dire essere un brand per un artigiano?
A chi gli chiede cosa vuol dire essere brand per un artigiano, Pietro cita la definizione da lui stesso creata per definire il superbrand: un modo di fare impresa diverso, dove i clienti sono persone e i prodotti sono soluzioni per soddisfare bisogni concreti.
“Il brand per me è come un supereroe, deve essere presente per le persone nei momenti che più contano. Se un’azienda è in grado di proporre i propri contenuti nei momenti più significativi per le persone, è più facile che rimanga impressa nella mente di una persona e che acquisti autorevolezza.” conclude il ceo di bigMark.