‘God save the Queen’. L’inno nazionale del Regno Unito si è trasformato ieri sera in un canto funebre di fronte a Buckingham Palace, intonato dalla folla che ha dato l’ultimo saluto alla Regina Elisabetta. Si è spenta all’età di 96 anni, compiuti lo scorso 21 aprile, Elizabeth II, regina da ormai 70 e da altrettanti protagonista delle vicende d’Inghilterra e del mondo.
“La regina è morta serenamente a Balmoral questo pomeriggio”, ha dichiarato inequivocabile il tweet ufficiale pubblicato dalla Famiglia Reale, poi riportato dalla Bbc. Elisabetta era stata raggiunta in Scozia, nella sua residenza estiva, da Carlo e Camilla, ormai nuovi re e regina consorte.
Se ne va un’icona di stile a cavallo tra due secoli: Elisabetta II d’Inghilterra, regina della “sartorial diplomacy”
Da sempre icona di stile, nel suo lungo regno Elisabetta II ha coniato e incarnato – ricorda The Business of Fashion – la nozione di “sartorial diplomacy”. Indosso a Elisabeth la moda è diventata ben presto uno strumento diplomatico e veicolo comunicativo potentissimo, una concezione dello stile a cui le donne che hanno gravitato intorno alla Corona si sono ispirate, da Kate Middleton e Meghan Markle fino alla controversa Principessa Diana.
Le sue scelte stilistiche sono state raccontate per quasi un secolo, dall’abito del suo battesimo (commissionato dalla regina Vittoria e dal principe Alberto per la loro figlia maggiore, la principessa Victoria) fino alla gonna scozzese che indossava per salutare la sua ultima prima ministra, la conservatrice Truss. E poi il celebre abito dell’incoronazione, disegnato dal couturier britannico Norman Hartnell, su cui erano ricamati le icone dei Paesi del Commonwealth, esempio dell’estetica simbolista che ha caratterizzato l’immagine della regina fino a oggi.
Nota negli ultimi anni per gli inconfondibili completi monocromatici, è diventata lei stessa un simbolo nel mondo della moda, che esprime cordoglio unanime per la sua scomparsa. In prima fila, naturalmente, Burberry, che in segno di lutto ha annullato lo show in programma durante la London fashion week, previsto per il prossimo 17 settembre. E poi gli altri connazionali Stella McCartney, Victoria Beckham, Vivienne Westwood. Ma non sono mancate le reazioni di rammarico anche oltre oltremanica, dagli italiani Giorgio Armani e Valentino Garavani, Federico Marchetti e Donatella Versace fino ai grandi protagonisti del lusso internazionale, tra cui Dior e Lvmh.
di Laura Bittau