Cinque donne che con la loro esperienza hanno ribaltato gli stereotipi
Chiara Rota – il posto delle donne è in cucina
Chiara, 35 anni, ha creato una startup che porta il cibo italiano e la cucina di qualità nelle case di tutto il mondo.
Con un diploma in perito informatico e una laurea in ingegneria, ora è Founder e CEO di MyCookingBox, la startup che offre le istruzioni e le materie prime di qualità per realizzare piatti italiani anche all’estero.
Margherita Maiuri – le donne sono ossessionate dall’aspetto fisico
Margherita, 35 anni, è ossessionata dalla fisica per scoprire come imitare la natura attraverso la tecnologia.
Laurea al politecnico di Milano in Ingegneria Fisica, dottorato di Ricerca in Fisica, postdoctoral Research Fellow presso il Dipartimento di Chimica della Princeton University. Ha vinto diversi premi e continua il suo lavoro di ricerca e mamma.
Giulia Bassani – le donne sono meno ambiziose per questo non puntano in alto
Giulia, 22 anni, punta ancora più in alto: allo spazio e a diventare astronauta.
Astro Giulia per i suoi follower è una delle under 30 “Visionarie” dei Visionary Days. Studentessa di ingegneria aerospaziale, scrittrice con un futuro da astronauta, Giulia è anche l’assistente del Coordinatore Nazionale per la World Space Week, l’evento che si tiene ogni anno nel mese di ottobre per celebrare la scienza e le discipline STEM.
Paola Allamano – l’umore delle donne cambia in modo imprevedibile
Paola, 43 anni, ha creato una startup con cui prevenire gli effetti meteorologici del cambiamento climatico.
Ingegnere per l’ambiente e per il territorio, ha un dottorato di ricerca in Ingegneria Idraulica al Politecnico di Torino, dove ha svolto attività di didattica e ricerca post-doc nei campi dell’idrologia, della moderazione ambientale e della statistica. Una passione che diventa professione. È Co-Fondatrice e CEO di WaterView, una soluzione software che usa strumenti di visione per rappresentare fenomeni atmosferici.
Greta Galli – le bambine preferiscono giocare con le bambole
Greta, 19 anni, preferiva giocare con i mattoncini e li ha fatti diventare un robot
Il suo primo robot costruito tutto da sola risale alle scuole medie. A 16 anni costruisce e assembla Cyborg3 la sua mano cibernetica realizzata con Arduino che unisce la sua passione per la meccanica e la robotica ed è utile alle persone con disabilità. Oggi è una studentessa di informatica e una tech influencer sui social dove è conosciuta come “la ragazza dei robot” ma anche una coach maker che condivide la sua passione per le STEM con il tono di voce della Generazione Zeta.