Mosaicoon, la start-up palermitana fondata da Ugo Parodi Giusino, leader nella produzione e nella distribuzione di video per il web, chiude i battenti. Nonostante la crescita costante e una posizione importante nel settore della comunicazione video online, non ha retto alla concorrenza dei colossi del web, Google e Facebook. Dopo il costante calo di clienti negli ultimi due anni, è arrivata la decisione del management di chiudere subito l’azienda per evitare ulteriori perdite. Oltre 120 dipendenti sparsi tra la sede di Isola delle Femmine e il resto del mondo perderanno il lavoro.
Vincitrice di diversi premi nel settore informatico e delle start-up, Mosaicoon è stata una esperienza di successo negli ultimi dieci anni, arrivando a fatturare fino a 20 milioni di euro e aprendo sedi a Singapore, New Delhi, Seoul, Londra, Milano e Roma. Per anni simbolo del successo delle startup italiane, Mosaicoon è stata insignita di premi internazionali, tra i quali in Silicon Valley il “Best European Scaleup” per le aziende europee con il più alto potenziale di crescita.
Ma alla lunga, specialmente dopo aver provato a fare un salto economico con nuovi investimenti, non ha retto la concorrenza mondiale con i due colossi del web, Google e Facebook, fare la parte del leone. Difficile poi trovare nuovi investitori specie se davanti si hanno concorrenti di questo livello.
Specializzata nella comunicazione virale online per la pubblicità delle aziende, Mosaicoon nel 2011 aveva ricevuto un premio per l’innovazione da parte dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e anche la visita dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, imponendosi come esempio di impresa giovane nel settore dell’innovazione in crescita nel Sud del Belpaese.
“Mosaicoon ha simboleggiato la possibilità anche in Sicilia di costruire impresa innovativa, generando un percorso anche culturale con ricadute positive per il territorio in termini economici e di innovazione. Oggi Mosaicoon simboleggia le difficoltà imposte al sistema imprenditoriale da una sempre più estrema finanziarizzazione e il sempre maggiore monopolio nel settore hi-tech in mano a pochi colossi. Resta comunque, come patrimonio di tutti noi su cui continuare a costruire, quanto di positivo realizzato in questi 10 anni, per realizzare anche a Palermo e in Sicilia un salto di qualità non solo nel settore specifico della comunicazione, ma soprattutto in termini di apertura culturale al mondo”, ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.