Dev’essere davvero brutto non avere nulla da fare: quando la noia è la tua compagna quotidiana e l’inerzia di un cervello che ha quasi cessato ogni attività ti fa cercare stancamente qualche impegno, qualche nuova e importante battaglia da portare a termine.
Ieri sera, durante una delle trasmissioni di Radio Maria, il blogger, conduttore televisivo e radiofonico, parlamentare e giocatore professionista di poker Mario Adinolfi si è nuovamente autoeletto difensore dei diritti dei più deboli, riuscendo a scorgere un altro, temibile nemico, capace di manipolare la mente di qualsiasi fanciullo più innocente: la nuova pellicola “Kung Fu Panda 3”.
Il lungometraggio animato targato Dreamworks, in arrivo nelle sale giovedì, cela in realtà un orribile messaggio: quello della ormai arcinota (e anche arci-smontata) teoria gender. Il protagonista, il panda Po, nel cartone ha infatti due papà, uno biologico e uno adottivo.
"Volete capire – ha scritto Adinolfi su Facebook, annunciando l’argomento della nuova puntata del programma Il mormorio di un vento leggero di Radio Maria – come si fa il lavaggio del cervello gender ai bambini? Ad esempio con il protagonista di ‘Kung Fu Panda’ che ha due papà".
Sembrava un aneddoto troppo bello per essere vero, un ironico post fake, e invece… nulla è stato inventato.
Apriti cielo! I social non hanno ovviamente potuto esimersi dal commentare la geniale sparata di Adinolfi, e anche Fabio Volo (doppiatore italiano del protagonista) non ce l’ha fatta a non commentare questa ennesima, fondamentale battaglia.
Ecco una raccolta dei post e dei tweet più divertenti sullo scontro Adinolfi vs Kung Fu Panda: