Renzi, Merket, Hollande, ma anche Rajoy, Cameron e Tsipras. Sono questi i sei leader europei protagonisti della ricerca ‘Prime social ministers’, l’indagine realizzata da Doing e presentata il 14 marzo alla Camera. Al centro l’analisi del rapporto che i diversi capi del governo hanno con i social networks. Stando ai dati ricavati analizzando le loro attività nel 2015, Matteo Renzi si laurea re di Twitter.
Sul social dei 140 caratteri infatti il profilo del primo ministro italiano ha registrato la crescita maggiore in termine di follower (+659.818, seguito da Hollande a + 587.247, Rajoy a +409.439, Cameron a +353.394 e Tsipras a +234.986). Renzi poi è anche il leader che ne ha il numero maggiore in assoluto di (2.177.652 al 31 dicembre 2015 2.288.301 al momento), oltrea ad essere quello che risponde di più ai follower.
La palma del più cinguettante va al premier spagnolo Mariano Rajoy, che negli ultimi dodici mesi ha twittato da solo più del doppio di tutti gli altri leader messi insieme. Il greco Alexis Tsipras è l’unico ad avere account dedicati al pubblico estero, e, sebbene sia uno dei leader che ha meno fan/follower, è il più coinvolgente, ottenendo proporzionalmente il maggior numero di interazioni ai propri post.
Passando alla Francia, il profilo di Hollande, che dopo gli attentati di novembre ha visto i suoi follower aumentare di 100mila unità, risulta essere quello più istituzionale, postando quasi unicamente status di testo, senza contenuti multimediali. Sul fronte inglese invece David Cameron è il leader il più prolifico su Facebook e più internazionale, ricevendo interazioni da più parti del mondo. E Angela Merkel? La cancelliera tedesca, che un account su Twitter nemmeno ce l’ha, vanta il maggior numero di like alla pagina Facebook, con la crescita maggiorne di fan nel 2015 pur essendo la leader che pubblica meno.