IAB Italia esprime la propria preoccupazione sul tema delle Fake News, un fenomeno sempre più diffuso a livello globale, che rischia di minacciare la credibilità di tutto il mondo dell’informazione online.
L’Associazione si interroga sul fenomeno delle Fake News anche e soprattutto a livello globale, con una forte attenzione da parte di tutti gli attori coinvolti. Come nel caso di altre tematiche altrettanto rilevanti e di così vasta portata, le varie IAB del mondo si stanno confrontando per far fronte comune e studiare una strategia condivisa.
In particolare quello che IAB e i mercati temono è una possibile riduzione della fiducia e una conseguente minor credibilità dell’intero mondo della comunicazione online. IAB, che da sempre si impegna a livello globale e a livello locale nella definizione di regole condivise e nella creazione di standard di mercato, anche in questo caso vuole esprimere la propria posizione e fornire a tutti gli operatori una linea di condotta comune.
All’interno della filiera dell’informazione web è necessaria una maggiore consapevolezza di quanto l’operato di un singolo soggetto possa influenzare il lavoro delle altre persone coinvolte; è importantissimo quindi aumentare il livello di controllo, ad esempio con la creazione di figure interne espressamente dedicate alla verifica delle fonti. Questo può voler dire trovarsi nella condizione di interrompere i contatti con un player che sta divulgando fake news, sia esso cliente o fornitore.
È necessario anche che le piattaforme di Ad Exchange monitorino internamente i contenuti per mantenere alti gli standard, e sarà compito delle piattaforme di Programmatic fornire ai buyer garanzie di trasparenza e sicurezza sul posizionamento degli annunci. E’ invece compito dei brand investire nella creazione di contenuti rilevanti, attendibili e di qualità.
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L’obiettivo di IAB è quindi quello di continuare a sostenere il mercato perché le campagne di advertising online siano sempre più in grado di raggiungere e coinvolgere le persone giuste, al momento giusto, col messaggio giusto.
IAB è da sempre attiva a livello globale e locale, per supportare le aziende che dimostrino la volontà di contribuire alla costruzione di un ecosistema del digital advertising sano e virtuoso, a partire dall’istituzione della Digital Advertising Alliance al “Making Measurement Make Sense”, dal TAG (Trustworthy Accountability Group) alla Coalition for Better Advertising.
“Quello delle fake news è soprattutto un tema di responsabilità: noi di IAB, congiuntamente con IAB US, crediamo che sia arrivato il momento in cui tutti gli attori della filiera siano ben consci della loro responsabilità, e che tutti gli operatori del nostro mercato si impegnino a dimostrare la loro completa estraneità verso tutti gli eventuali clienti e/o fornitori implicati in attività non perfettamente trasparenti e affidabili.” ha dichiarato Carlo Noseda, presidente IAB Italia. “E infine non dimentichiamo il ruolo di una associazione come IAB che è anche quello di promuovere la cultura digitale, che significa per esempio affiancare le istituzioni nel difficile compito di ‘crescere’ nuove generazioni che siano in grado di muoversi in rete con autonomia e consapevolezza, che abbiano gli strumenti per riconoscere le notizie attendibili o per distinguere tra un contenuto e una pubblicità.”