“Chi se ne è uscito con questo spot era evidentemente fatto all’inverosimile”, recita un commento (a dire il vero un po’ più colorito nella sua versione originale) comparso su Youtube. E in effetti è davvero difficile non essere di questo avviso: la campagna contro l’utilizzo di marijuana Stoner Sloth (il bradipo sballato) promossa dal governo del Nuovo Galles del Sud, in Australia, ha le carte in regola per aggiudicarsi il titolo di epic fail pubblicitario degli ultimi mesi.
Ma andiamo con ordine: gli spot trasformano gli adolescenti che fumano erba in bradipi tristi e intontiti, suggerendo una metaforica sovrapposizione tra le capacità cognitive dei ragazzi e quelle delle non esattamente acute bestiole. L’idea, già di per sé bizzarra, viene resa ancora più comica dalle situazioni ricreate nei vari episodi della campagna. Le studentesse odiose che sbeffeggiano la povera femmina di bradipo con divisa scolastica e fiocchetto sulla testa (già, con fiocchetto sulla testa!) fanno da apripista alla scena epica della madre che chiede il sale al figlio bradipo in canottiera e riceve invece la ciotola dell’insalata.
Chiude il cerchio la scena del party in piscina, dove tutti quanti sorseggiano senza particolare ritegno quelli che possono sembrare alcolici, ma l’unico outsider della festa rimane il bradipo sballato.
Risultato? Lo Stoner Sloth ha subito conquistato la simpatia del web, sortendo l’effetto opposto di quello evidentemente auspicato. Così nessuna agenzia pubblicitaria osa rivendicare la paternità della campagna e persino il premier Mike Baird ha deciso di prenderne le distanze, ironizzando su Twitter.
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