Cresce il peso degli Ott in Europa Occidentale, anche se non quanto succede nel mercato Americano. A sancirlo è il report ‘Ott video market tracker service update’, realizzato dalla Parks Associates, nel quale la società di analisi ha studiato le tendenze del mercato nel settore degli over the top, focalizzandosi sul mercato americano e canadese.
Secondo quanto si legge sul sito Broadbendtvnews.com, che ha sintetizzato la ricerca, il 55% di chi ha un abbonamento alla banda larga in Inghilterra e il 51% in Francia guarda programmi tv e film online, contro il 70% degli americani. Ancora più alto poi il divario in termini di abbonamenti ai servizi ott, che in Inghilterra corrisponde al 30% degli utenti, al 17% in Francia, mentre in America sfiora il 64%.
“Gli ott stanno guadagnando terreno in Europa, anche se la loro crescita rimane minore rispetto a quanto succede in Nord America”, ha spiegato Brett Sappington, direttore della ricerca, alla Parks Associates. “In diverse parti d’Europa, la penetrazione delle tv a pagamento è più bassa rispetto agli Stati Uniti con gli europei che finora si sono dimostrati riluttanti a pagare grazie alle alternative free disponibili come Bbc iPlayer. Ma l’arrivo sul mercato di diversi player a pagamento sta lentamente cambiando le loro attitudini”.
Alimentato proprio dalla presenza di servizi come iPlayer e ott come Netflix, Sky e Amazon, l’Inghilterra rimane il mercato di riferimento per l’Europa. Nuovi servizi stanno emergendo anche in Francia, a cominciare da quello legato a Fnac, dove però è stato più faticoso lo sbarco di Netflix, nonostante le partnership con alcuni dei principali provider per la pay-tv europei.
“Negli Usa e in Canada, il crescente numero di nuove opzioni sta guidando la crescita delle visualizzazioni online di tv e film”, ha spiegato Sappington. Logica una ripercussione sui contenuti offerti dai vari operatori, con una varietà non disponibile altrove. At&T, Sony e Htc sono gli ultimi che in ordine di tempo hanno annunciato nuovi servizi ott per il mercato americano, mentre Spotify ha recentemente aggiunto i video al suo servizio freemium di musica in streaming. PlayStation Vue è invece da poco disponibile a livello nazionale in America.
“I consumatori stanno cercando e acquistando più servizi”, ha concluso Sappington, parlando di una tendenza osservata nel mercato americano dalla fine del 2015, con l’aumento degli utenti che scelgono di sottoscrivere diversi abbonamenti in contemporanea.