Su WhatsApp vengono effettuate più di 100 milioni di chiamate vocali ogni giorno, ovvero più di 1.100 chiamate al secondo. E’ il nuovo traguardo della popolare chat di proprietà di Mark Zuckerberg che ha superato il miliardo di utenti.
"Siamo onorati che così tante persone abbiano trovato utile questa funzione e ci stiamo impegnando per migliorarla ulteriormente nei prossimi mesi", spiega WhatsApp sul suo blog.
Dopo lo sbarco sui computer e l’adozione della cifratura nei messaggi, secondo indiscrezioni, la chat si prepara a sfidare Skype con le videochiamate, ma, almeno in Italia, un’ombra incombe sulla fortuna incontrastata di questo strumento di messaggistica ormai quasi indispensabile per tutti ogni giorno.
Nella sua indagine sui "Servizi di comunicazione elettronica" – relatore Antonio Preto – infatti l’AgCom scrive che le applicazioni (Telegram, Messenger, Viber, la stessa Whatsapp) dovrebbero pagare un pedaggio per l’uso dei beni altrui. Per il passaggio sulle reti, ad esempio, il Garante vorrebbe imporre agli sviluppatori delle app un "obbligo a negoziare" con le società di tlc. Nello stesso tempo, il pedaggio per il loro transito dovrebbe essere "equo, proporzionato, non discriminatorio". Le società di tlc non potranno prendere per la gola le applicazioni, altrimenti molte di queste, le più fragili, rischierebbero di estinguersi. Sarà possibile mantenere questo equilibrio tra le parti? I dubbi sono legittimi, staremo a vedere.