Dicembre segna l’avvio della collaborazione tra We Are Social e BNP Paribas Cardif, compagnia assicurativa del Gruppo BNP Paribas che da oltre 25 anni crea soluzioni innovative e ad alto valore aggiunto nell’ambito del risparmio e della protezione.
L’agenzia, che supporterà la compagnia nella gestione della presenza social del brand, si è inoltre occupata dell’ideazione e sviluppo di IF Magazine, il progetto editoriale dedicato all’innovazione e alla tecnologia applicate alla sicurezza che ha l’obiettivo di avvicinare i clienti, attuali e potenziali, attraverso le tematiche legate ai mondi di riferimento di BNP Paribas Cardif trattate dal punto di vista della sicurezza: casa, viaggi, tempo libero e salute.
Uno spazio online che raccoglie articoli di approfondimento, consigli e curiosità per capiremeglio il mondo attuale e che rispecchia i valori di BNP Paribas Cardif, dove l’innovazioneapplicata alla sicurezza rappresenta una leva strategica competitiva e una chiave disviluppo per il futuro.
Focus tematico del primo mese di IF Magazine è dedicato alla smarthome e alla domotica mentre il prossimo tema affrontato sarà legato alla sicurezza 2.0. I contenuti prodotti vivranno sul magazine, asset centrale della strategia, dove le persone potranno trovare un punto di incontro con il brand. Accanto al progetto editoriale è stata inoltre sviluppata la presenza social di BNP Paribas Cardif che ha visto l’attivazione della pagina Facebook e dell’account Twitter.
I nuovi canali avranno il ruolo di amplificare i contenuti realizzati su IF Magazine con l’obiettivo di creare awareness e posizionare BNP Paribas Cardif. Come racconta Paola Maneo, Account Director di We Are Social, “Con l’avvio della collaborazione con BNP Paribas Cardif abbiamo ulteriormente rafforzato la relazione tra noi e il Gruppo BNP Paribas. L’impianto di comunicazione così strutturato, che vede l’apertura dei canali social e il lancio di IF Magazine, ci darà l’opportunità di creare contenuti di alto valore e rilevanti per il target che dalla piattaforma verranno amplificati sui social media”.