Un Paese come l’Italia è notoriamente associato alla cultura gastronomica: non è solo un modo di dire quando, spontaneamente, si afferma che il cibo italiano sia il migliore al mondo. Allo stesso modo, anche gli italiani sono tra le persone più esigenti in fatto di cibo: sanno cosa vuol dire mangiar bene e organizzano gran parte delle loro giornate attorno al rito della tavola, vero e proprio luogo sacro di condivisione. Come avrebbero reagito gli italiani, dunque, quando l’innovazione tecnologica e digitale sarebbe arrivata fin dentro questo fondamentale pilastro della loro cultura andandone a modificare tempi e abitudini? Sembra molto bene, almeno per quanto riguarda l’esperienza di Just Eat. Il servizio per ordinare online pranzo e cena a domicilio è sbarcato nel nostro Paese nel 2011: da allora di strada ne è stata fatta tanta e il successo non è tardato ad arrivare. Del percorso intrapreso da questa piattaforma ne abbiamo parlato con Nicolò Grosoli, Marketing Manager di Just Eat Italia.
Il food delivery in Italia è un mercato ancora in forte espansione, dalle grandi potenzialità, che però è attualmente indietro rispetto a Inghilterra o Stati Uniti: secondo lei quali sono i motivi di questo ritardo?
In primo luogo, l’Italia sconta un cronico gap tecnologico il quale, di conseguenza, rallenta l’adozione, anche da parte dei business della ristorazione, di nuove possibilità per incrementare il proprio valore e fatturato. JUST EAT, quindi, si pone l’obiettivo di creare ed essere leader di una nuova categoria, quella dei servizi di ordinazione online di cibo a domicilio, e vuole essere l’abilitatore tecnologico che permetterà a decine di migliaia di imprenditori nell’ambito della ristorazione di utilizzare Internet come nuovo canale di promozione e di gestione del proprio business della consegna a domicilio online.
In secondo luogo, la domanda di cibo a domicilio sta aumentando a ritmi estremamente sostenuti, anche grazie al servizio JUST EAT, dimostrando un fervore eccezionale che non trova pari negli altri paesi in cui il nostro servizio è attivo.
Vediamo un’evoluzione dei bisogni dalla semplice pizza a domicilio a un desiderio di poter gustare a casa piatti più ricercati e di tendenza, dagli hamburger gourmet, passando per il sushi di qualità fino ai piatti della tradizione italiana.
Grazie anche a JUST EAT Delivery, il nostro servizio di logistica e consegna a domicilio, riusciamo a soddisfare questo bisogno e permettere al mercato italiano di svilupparsi più velocemente.
JUST EAT ha recentemente completato l’acquisizione iniziata nel mese di giugno di Deliverex: cosa prevedete da questa novità?
Con l’acquisizione della romana DeliveRex, una delle realtà di maggior successo nell’ambito della gestione dell’ultimo miglio della consegna di cibo a domicilio, abbiamo sviluppato un solido know how che ci permetterà di offrire a migliaia di ristoranti, che non desiderano gestire una propria flotta di fattorini, il servizio di consegna chiamato JUST EAT Delivery, JUST EAT Delivery permetterà, quindi, ai nostri clienti di poter accedere ad una varietà di ristoranti sempre più ampia, capace di soddisfare i gusti di ognuno,
JUST EAT Delivery è stato lanciato in 9 grandi città, Milano, Roma, Firenze, Genova, Palermo, Torino, Bologna, Padova e Verona e abbiamo un piano di espansione territoriale
Per quanto riguarda la comunicazione, quali strategie avete in mente per promuovere le attività di JUST EAT, tra nuovi canali social e non?
Il nostro principale obiettivo è quello di far percepire ai nostri clienti, e a tutti coloro che ancora non utilizzano JUST EAT, la qualità del servizio, in termini sia di offerta di cucine disponibili, sia per quanto riguarda la varietà dei nostri ristoranti partner e la copertura sul territorio.
Su quest’ultimo punto vogliamo sviluppare anche attività di comunicazione locale al fine di coinvolgere le singole città. Le ultime acquisizioni sono state svolte nell’ottica di uno sviluppo sempre maggiore del business in qualità di leader di mercato, ma il coinvolgimento delle persone e dei nostri ristoranti rimane l’elemento essenziale della nostra strategia di comunicazione: vogliamo generare passione, partecipazione e conversazioni. Stiamo lavorando con attività di pubbliche relazioni corporate e di prodotto e in cantiere ci sono diversi progetti social per coinvolgere clienti, media e influencer.
Punteremo sempre di più sul tema della scoperta di nuovi sapori, cucine e ristoranti, con l’obiettivo di incrementare il valore della cultura del cibo. Come vogliamo farlo? Sicuramente in modo diverso e inaspettato, ma anche intercettando i bisogni del mercato e di tutte le persone affamate che mettiamo in comunicazione con i ristoranti di tutta Italia.
Quali sono le città dove intendete attivare il servizio?
La nostra ambizione è di coprire il territorio nazionale quanto prima. Al momento JUST EAT conta oltre 4.400 ristoranti affiliati, sparsi in oltre 400 comuni italiani e la varietà di cucine disponibile risponde alle esigenze ed i gusti di ogni consumatore – dal giapponese al gelato, dal kebab alla cucina americana fino a tutte le nuove tendenze quali vegan, vegetariano e cibo senza glutine.
Oltre a città come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo o Bologna dove siamo presenti da tempo e abbiamo una rete di ristoranti consolidata, abbiamo recentemente inaugurato il servizio anche a Messina, Sassari e Cagliari e il servizio di consegna a Palermo e Genova, continuando così il nostro percorso di espansione su tutto il territorio italiano.
L’anno scorso si sono tenuti i JUST EAT Meeting, i pic-nic 2.0. Anche quest’anno replicherete l’iniziativa?
L’iniziativa è stata un successo. Ci tenevamo a far capire alle persone il bello di poter ordinare e ricevere il proprio ordine ovunque fossero. Anche al parco per un pic nic. Le iniziative dedicate al pubblico devono far vivere esperienze diverse per coinvolgere i nostri clienti e farli appassionare a JUST EAT in modo semplice, ma virale e inaspettato. Sicuramente creeremo altre operazioni ed eventi con questo obiettivo.
Cosa prevede per l’evoluzione della vostra attività in Italia, un Paese dove il cibo e la sua condivisione sono un vero e proprio rito?
La semplicità e l’immediatezza del servizio, la differenziazione dei cibi offerti e la qualità garantita dei nostri ristoranti costituiscono per noi un elemento distintivo e l’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di soddisfare tutti i palati, da chi vuole gustare un hamburger o una pizza in compagnia, a chi invece preferisce una cena gourmet o vuole assaggiare qualcosa di diverso nella comodità di casa propria, fino ad assaporare gli ultimi trend in crescita.
Per questo il nostro impegno quotidiano è quello di mettere in comunicazione, in modo semplice e veloce, i nostri utenti con i ristoranti che preparano menù di tutte le tipologie di cucine, posizionandoci come il partner ideale di tutti coloro che hanno fame e che desiderano mangiare qualcosa di buono e sfizioso in ogni momento della giornata, a casa, in ufficio o dovunque desiderino.
Lucia Mancini