Twitter riduce la pubblicità sui profili dei suoi utenti più attivi. Secondo quanto ipotizza il sito Re/code, l’intento del sito di microblogging è quello di cercare di mantenere coinvolti per più tempo gli utenti più prolifici, puntando sul fatto che la loro presenza possa far restare connessi anche gli altri utenti, attirando anche qualche nuovo iscritto.
La novità, continua il sito, era nell’aria da settembre, quando Jack Dorsey era ceo ad interim, e si è concretizzata dopo la sua nomina definitiva. Sembrerebbero diversi i fattori in base ai quali vengono scelti gli utenti ‘vip’ a cui non mostrare inserzioni pubblicitarie: non solo il numero di follower degli iscritti, ma anche il volume dei tweet pubblicati, la loro diffusione e il traffico che riescono a generare tra like e retweet.
Conti alla mano, Twitter potrebbe permettersi di disattivare gli annunci per un piccolo gruppo di utenti, dal momento che, tra tutte le preoccupazioni che lo affliggono, non ci sono di certo quelle legate agli introiti pubblicitari, che nel 2015 sono stati pari a 2,2 miliardi di dollari. E comunque si chiede Re/code, se Twitter pensa che il modo migliore per convincere la gente ad usarlo sia non mostrare loro annunci, allora forse non dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di creare una versione senza pubblicità, sostenuta da abbonamenti?