Dopo Facebook, che pochi giorni fa ha annunciato di aver toccato il traguardo degli 8 miliardi di visualizzazioni video, è il turno di Snapchat. Secondo quanto riporta il Financial Times ripreso da Ansa, la chat, diventata popolare soprattutto tra i più giovani perché consente di inviare messaggi che si autoeliminano dopo pochi secondi dalla loro lettura, da maggio a oggi avrebbe triplicato il numero di video visti dai suoi utenti raggiungendo i 6 miliardi di visualizzazioni al giorno.
Snapchat, presente solo su smartphone, conta più di 100 milioni di utenti attivi giornalieri. A confronto Facebook, che è accessibile anche da computer, ne ha oltre un miliardo, di cui 500 milioni guardano video quotidianamente.
Quello dei video dunque sta diventando sempre di più un terreno che fa gola alle compagnie hi-tech e poiché i ricavi pubblicitari legati ai filmati tendono a essere più elevati rispetto a quelli di foto e testi. In questo campo il social di Mark Zuckerberg il mese scorso ha annunciato che è in fase di test una nuova sezione della piattaforma dedicata ai video, dove confluiranno i filmati salvati dall’utente insieme a quelli di amici, celebrità seguite e alle clip consigliate dalla stessa Facebook.
Dal canto suo Snapchat, che nel 2013 aveva respinto l’offerta d’acquisizione da 3 miliardi di dollari avanzata proprio da Facebook, sempre ad ottobre ha introdotto i filtri sponsorizzati, cioè la possibilità di arricchire le immagini con effetti animati legati a specifici brand. Per questi filtri, stando al sito Re/code, gli inserzionisti pagano alla società tra i 500mila e i 750mila dollari.
(Nella foto: Bobby Murphy ed Evan Spiegel, fondatori di Snapchat)