Smartphone, prossima fermata Smart Cities
Lo studio 2019 conferma il ruolo da protagonista dello smartphone, in misura trasversale a tutte le fasce d’età, con un tasso di penetrazione del 93% sul totale campione. Il mobile è entrato, ancora di più, nella quotidianità, assumendo un importante ruolo di hub per la gestione e il controllo degli altri device.
I consumatori sono alla ricerca di una connessione h24 e non possono più rinunciare ai servizi e alle prestazioni degli smartphone. I cellulari tradizionali diventano i telefoni di scorta, e altri dispositivi “intelligenti” entrano nel portfolio tecnologico nazionale, come smart watch e fitness band, soprattutto presso gli under 34. Grazie ai wearable i consumatori riescono interfacciarsi autonomamente con il conteggio dei passi, il monitoraggio dei battiti cardiaci e la traccia della qualità del sonno, diventando più autonomi e più attenti al benessere e alla qualità della vita, come anche alle loro performance atletiche.
Anche le case degli italiani stanno diventando sempre più connesse: due terzi delle famiglie intervistate possiedono almeno un dispositivo per la smart home e cresce il numero di oggetti intelligenti all’interno (+6%), indice di una tendenza all’integrazione delle tecnologie smart nel medesimo nucleo familiare.
Smart Tv “per inziare” (50%), voice-assisted speaker “per diffondere” la filosofia smart in tutta la casa (12%; + 5 punti percentuali rispetto al 2018). Con i dispositivi di assistenza vocale si ottiene una spinta alla diffusione di ulteriori oggetti smart, contribuendo alla consapevolezza e all’interesse verso le tecnologie 4.0. Secondo l’indagine, l’illuminazione, il termostato e le spine elettriche intelligenti sono alcuni dei device IoT con trend maggiore di crescita nell’ultimo anno, seppur riferiti a basi relativamente esigue (8%; + 3 punti percentuali).
Per le famiglie intervistate, le funzioni di maggiore attrattività per la creazione di una casa intelligente rientrano nella sfera della sicurezza e dell’efficientamento energetico: circa il 60% del campione si dichiara propenso ad acquistare telecamere sempre connesse e sistemi di illuminazione, riscaldamento o antifurto controllabili direttamente dallo smartphone, con un budget allocabile di circa 17 euro al mese.
I servizi delle Smart Cities a portata di Smartphone
Attraverso l’integrazione di IoT e smartphone, le città “tradizionali” possono evolvere in città “intelligenti”, ossia comunità che sfruttano informazioni provenienti da diverse fonti per collegarle agli utenti, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità sia per i cittadini, sia per i visitatori.
Ad oggi, oltre un terzo dei comuni italiani sta sperimentando numerosi progetti di smart city che possono contribuire a incrementare la competitività e l’attrattività delle città, anche attraverso la progettazione di app che mirano all’interoperabilità di soluzioni “intelligenti ma isolate”. Le applicazioni riguardano molteplici aree, dalla sicurezza, al trasporto pubblico, illuminazione, raccolta rifiuti, gestione dei parcheggi e monitoraggio dei parametri ambientali.
Dalla ricerca emerge grande attesa verso soluzioni IoT sviluppate nell’ottica di una città connessa e intelligente, soprattutto da parte dei più giovani: l’84% dei rispondenti pensa che l’implementazione di alcune tecnologie smart possa rendere la propria comunità più vivibile. Salute, trasporti ed energia sono ritenute le aree più importanti e gli interessi variano in funzione della fascia di età: ambiente per i più giovani (48%), mobilità intelligente per i lavoratori (da 49% a 54%) e, infine, ambito sanitario per i senior (55%).
“Lo studio e l’analisi dei dati derivanti dal territorio e dall’ambiente attraverso una molteplicità di touchpoint potranno incrementare la qualità della vita, non solo in termini di miglioramento delle condizioni ambientali, ma anche di quelli sociali e industriali” commenta Andrea Laurenza, Equity Partner Deloitte e Leader del settore Technology, Media & Telecommunications. “I risultati dello studio sottolineano l’importanza di tre pillar per lo sviluppo di una smart city: smart living, smart mobility e smart environment. Raccogliere dati sullo stato di salute dei cittadini da remoto, permettere a persone e cose di muoversi più velocemente e in modo più sicuro ed economico, e minimizzare lo spreco di risorse, sono alcuni degli esempi di soluzioni per una città intelligente” continua Andrea Laurenza. “Tuttavia, il valore aggiunto di queste proposte e il raggiungimento di risultati significativi è possibile solo grazie al loro utilizzo integrato e allo sfruttamento delle loro sinergie. Le smart city promuovono l’adozione di soluzioni per servire i cittadini in modo connesso, globale e sostenibile, e lo smartphone è il catalizzatore” conclude Andrea Laurenza.