Rubrica a cura di Paolo Del Panta*
Per Marc Augè l’aeroporto è non luogo per eccellenza, eppure oggi esistono delle aerostazioni talmente avanzate e all’avanguardia da configurarsi come vere e proprie piattaforme di relazioni sociali e commerciali. esempio encomiabile è quello dell’aeroporto di Monaco di Baviera, struttura modernissima e polifunzionale, in grado di racchiudere servizi variegati e di contribuire in maniera complessa e importante ai rapporti tra la Germania e gli altri paesi. Paolo Del Panta (a sinistra nella foto) ha incontrato il CEO Michael Kerkloh (a destra nella foto) per approfondire la valenza strategica di questo polo fondamentale nei rapporti tra Italia e Germania.
L’aeroporto di Monaco è l’unico aeroporto europeo a cui sono state assegnate le 5 stelle di Skytrax per la qualità dei suoi servizi. Come si diventa i migliori?
Naturalmente è merito di una serie di motivi. Siamo un aeroporto abbastanza nuovo, e il trasferimento in una zona per lo più vuota ci ha permesso di avere un design particolarmente studiato e tanto spazio con, naturalmente, anche un potenziale strategico per crescere ulteriormente. I progettisti hanno fatto un buon lavoro perché la fondazione e la progettazione dell’aeroporto è dagli anni settanta del secolo scorso. L’aeroporto è stato aperto solo nel 1992 e la visione che essi avevano su ciò che un aeroporto doveva essere era già di per sè buona, ma quando si realizza un aeroporto non conta solo la buona architettura, ma anche lo sviluppo di diversi fattori che alla fine devono stare insieme.
La prima fase dello sviluppo, di quello che era il Terminal 1, era considerata una progettazione iconica quando questo è stato aperto. Poi è arrivata la seconda fase del Monaco Airoport Center con il nuovo hotel progettato dal famoso architetto Helmut Jahn. Il terzo passo è stato con il Terminal 2, che ancora una volta fu firmato da un architetto diverso e con uno stile diverso, ma pienamente in armonia con le altre parti dell’architettura, e ora c’è il quarto passo con il "Midfield Terminal". È stato progettato dallo stesso architetto del Terminal 2, ma è molto di più efficiente dal punto di vista energetico nella sua costruzione, con un edificio che si adatta all’intera struttura. Vige l’idea di un insieme di parti che corrispondono l’una all’altra e tutto funziona molto bene. L’aeroporto è indubbiamente fantastico, cosa che non si può dire di tutti i grandi aeroporti. Siamo un hub che conta 41 milioni di passeggeri nel 2015 e entro la fine di quest’anno ne avremo più di 43 milioni.
Ultimo, ma non meno importante, è il personale impiegato nel seguire il cliente: risorse umane fondamentali che godono per lo più della classica ospitalità bavarese, che rende tutto molto più facile e confortevole. Poi, naturalmente, abbiamo anche le altre tipiche virtù tedesche, che ci impongono la massima pulizia e la perfetta efficienza.
Abbiamo lavorato molto anche per creare una speciale atmosfera all’interno dell’aeroporto. Siamo molto fortunati perché abbiamo un market-place dove si organizzano eventi spettacolari nel corso dell’anno, così come abbiamo anche la nostra fabbrica di birra e il nostro giardino della birra. Siamo l’unico aeroporto al mondo che eroga la propria birra, perché d’altronde questo è un simbolo dello stile di vita bavarese.
Avere inoltre un grande partner affidabile nel gruppo Star Alliance, ci ha permesso di sviluppare questo aeroporto in un hub a livello mondiale. Ci siamo proposti di essere un aeroporto di fascia alta e così ci preoccupiamo anche dei dettagli. Per il nostro target di clienti italiani abbiamo una particolare attenzione, non solo perché in Germania Monaco di Baviera è considerata la prima città più italiana, ma anche perché per gli italiani Monaco è un po’ come la città italiana più a nord. Non a caso, l’Aeroporto di Monaco offre circa 400 voli settimanali verso l’Italia. C’è un legame molto forte tra la Baviera e l’Italia. Serviamo molte destinazioni italiane e abbiamo anche creato "Spazio Italia", che dispone di un bar italiano progettato da italiani, con uno spazio promozionale per i prodotti e le peculiarità tipiche, soprattutto per quanto riguarda il design: i tedeschi apprezzano molte caratteristiche dell’Italia, non solo il cibo.
E non solo la moda…
Forse essere italiani è questione di mentalità e non si ha realmente bisogno di essere italiani per creare un piacevole ambiente italiano. Per poter essere considerati "cinque stelle", naturalmente, si ha bisogno di un organizzazione efficiente: noi ci stiamo concentrando su vari aspetti della catena di viaggio. L’unica carenza importante per questo aeroporto è l’accesso ferroviario dal piano terra che un hub continentale richiede. Avremmo bisogno non solo di una stazione ferroviaria a lungo raggio, ma anche una connessione più veloce per la città. Così ora stiamo lavorando per una soluzione migliore.
Il mese scorso è stato inaugurato il nuovo Terminal, una struttura imponente di 125.000 metri quadrati su tre diversi livelli – con 7 mila metri quadrati di ristoro e di shopping. Quali obiettivi possono essere raggiunti grazie a questa nuova struttura?
Essendo un hub intercontinentale, naturalmente, dobbiamo concentrarci sui diversi segmenti di traffico che abbiamo e le esigenze che provengono dai differenti mercati, tenendo anche conto del fattore immigrazione. Avremmo bisogno di una struttura di 3 piani, per separare i passeggeri da quelli provenienti al di fuori dell’Unione europea e con requisiti speciali, non Schengen e Schengen. Non è come negli Stati Uniti dove non si dispone di questa differenziazione. In Europa è sempre complicato perché abbiamo questi requisiti diversi.
L’apertura del Terminal comporta enormi vantaggi per la Baviera in termini di mobilità e di competitività. Possiamo quindi parlare di un modello di investimento virtuoso da imitare, al fine di favorire la crescita di un intero Stato?
Si aggiunge al requisito cinque stelle perché il 50% dei voli parte da posti lontani finora serviti da autobus, ciò ha comportato un reale miglioramento per il passeggero.
Naturalmente una delle leggi fondamentali dello sviluppo dell’aeroporto è quello di raggiungere un buon equilibrio di capacità nell’approccio. Ciò significa che, di volta in volta che si raggiunge un obiettivo finora critico, bisogna passare subito allo scopo successivo perché quella di un aeroporto è una strategia a lungo termine. Così abbiamo valutato che avevamo i requisiti per un nuovo Terminal, perché abbiamo visto la crescita dei passeggeri e non volevamo subire una moderazione della stessa.
Questa crescita non riguarda solo l’aeroporto, ma l’intera regione, e si tratta anche di una crescita per lo Stato, perché alla fine abbiamo contribuito alla prosperità e alle migliori prospettive della Baviera e l’essere il secondo aeroporto più grande è anche un’opportunità per la Germania.
La mobilità è un requisito obbligatorio per la localizzazione di nuove imprese: se non si dispone di un punto di accesso al mondo, è difficile attrarre nuove forme di investimento. Se l’accessibilità in Europa e nel mondo è garantita attraverso l’aeroporto, allora è interessante per le aziende stabilirsi qui e potenziare gli investimenti.
È interessante notare che stiamo anche lavorando insieme ad altri aeroporti a livello mondiale, con il nostro gruppo di pari, abbiamo un accordo con Singapore per un aeroporto gemello, collaborazione che ci permette di migliorare la qualità, le relazioni con i clienti e anche di individuare nuove tendenze.
I dati mostrano anche che l’aeroporto di Monaco è il secondo aeroporto più trafficato in Germania. Quanto è importante l’Italia in questo flusso del traffico aereo?
È molto importante in quanto abbiamo quasi un milione di passeggeri provenienti dall’Italia. Siamo quindi un punto nevralgico per tutti i mercati in Italia e rappresentiamo un’opportunità importante, in particolare verso i mercati intercontinentali. Un mercato molto forte da questo punto di vista è il Nord America, ma anche l’Asia.
Oggi le sale VIP negli aeroporti sono diventate luoghi perfetti e insostituibili per i viaggiatori d’affari. Qual è l’atteggiamento dell’aeroporto di Monaco verso questo target e qual è l’importanza di questo specifico tipo di clientela?
È assolutamente un segmento in crescita, in questo settore si vedono due tendenze: la fascia alta con un servizio di alta qualità e offerte di servizi di sale VIP di alto livello, e il low-cost.
Ma il segmento di alto livello sta crescendo rapidamente e c’è una grande esigenza da parte delle diverse compagnie aeree per ottenere più spazio. La concorrenza tra le compagnie si sta concentrando sempre di più a terra, non sui servizi a bordo dell’aereo. Quindi vi è vivace concorrenza. Basta guardare le nuove sale Lufthansa/Star Alliance all’interno del Terminal per capirlo. Abbiamo anche enormi sale Emirates, e altre lounge delle compagnie aeree; il nostro passo successivo sarà ricostruire il Terminal 1, e ci stiamo lavorando, anche al fine di creare molto più spazio anche per le lounge. Stiamo già valutando un’importante rielaborazione del Terminal 1, poi inizierà la costruzione.
Abbiamo comunque anche aree ricreative libere, che non è necessario pagare per poterne usufruire. In realtà non tutto ciò che viene offerto nel nostro aeroporto di Monaco di Baviera deve essere pagato. Sono un grande amante dell’equilibrio: bisogna bilanciare gli obiettivi commerciali con gli obiettivi di benessere del passeggero. È possibile puntare sulla vendita, ma non è detto che questo sia un bene per l’aeroporto e per il suo fatturato. L’equilibrio comporterà forse un maggiore investimento, ma è una buona formula a lungo termine. E se sarà così, lo vedremo…
*Paolo Del Panta è editore di All about Italy, magazine dedicato alle eccellenze italiane. Nato nel 1997 per sostenere la competitività delle imprese del nostro Paese sui mercati internazionali, All about Italy si è da sempre impegnato a promuovere la filiera italiana, diventando una vera e propria piattaforma specializzata che riunisce al suo interno importanti ambasciatori dell’italianità, rappresentando un esclusivo trait d’union tra la qualità del Bel Paese e il mercato straniero. Oggi la prestigiosa pubblicazione – che è stata anche testimone di importanti riconoscimenti, tra cui anche una medaglia celebrativa da parte della Presidenza della Repubblica Italiana consegnata in occasione del Gala Italia tenutosi a Monaco di Baviera – è distribuita in USA e in Germania, con due edizioni in lingua originale, pensate appositamente per i mercati di riferimento.