In pieno braccio di ferro Apple-Fbi per l’accesso ai dati dell’iPhone del killer di San Bernardino, WhatsApp, sulla scia delle polemiche nate in Brasile culminate con l’arresto del numero due di Facebook in America Latina e il blocco del servizio di messaggistica istantanea, il 5 aprile ha annunciato una svolta in chiave privacy e sicurezza: tutti i messaggi e le chiamate vocali che passeranno sulla sua piattaforma saranno automaticamente criptati, garantendo così una protezione maggiore per il suo miliardo di utenti nel mondo, sulla scia di quanto già fanno servizi di chat come Telegram.
L’annuncio, spiega Ansa, arriva direttamente con un post su Facebook di Jan Koum, fondatore della piattaforma, ora nella galassia del social network di Mark Zuckerberg. “Sono due anni che lavoriamo per dare alle persone una migliore sicurezza per le loro conversazioni su WhatsApp”, scrive Koum su Facebook. “Sono orgoglioso che il nostro team abbia raggiunto questo traguardo: d’ora in poi ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato sarà criptato di default se il mittente e il destinatario useranno entrambi l’ultima versione della nostra applicazione. Anche le chat di gruppo e le chiamate vocali saranno criptate”. “Le persone meritano sicurezza”, ribadisce Koum, perché è la sicurezza che “ci permette di connetterci con chi amiamo”. “Ci permette di comunicare informazioni sensibili con colleghi, amici o altri”. “Siamo felici di fare la nostra parte nel mantenere le informazioni delle persone fuori dalla portata di hacker e criminali informatici”.
Sul blog della compagnia poi un riferimento diretto anche alla vicenda Apple-Fbi: “Riconosciamo il lavoro importante delle forze dell’ordine nel tenere le persone al sicuro”, scrive Whatsapp, “ma gli sforzi per indebolire la cifratura dei dati espongono le informazioni delle persone all’abuso di cybercriminali, hacker e Stati canaglia”. Nessuno, sottolinea il blog della compagnia, potrà entrare nei messaggi inviati, “nemmeno regimi repressivi oppure noi stessi”.