Ottime notizie per quanto riguarda il ritorno sulla breccia dell’Egitto quale località turistica protagonista nell’area mediterranea. Dopo la pandemia, tutti i principali mercati internazionali sono riusciti nuovamente a recuperare il terreno perduto e in particolare l’Egitto ha stimato una crescita complessiva del 30% per il 2023. In questo contesto, si conferma un flusso importante di turisti italiani verso le località egiziane, come sottolinea Amr El Kady, chairman Egyptian Tourist Authority: “Dagli italiani mi aspetto ancora di più, non meno del 40%, perché il loro andamento in inverno non ha conosciuto battute d’arresto, mettendo a segno anche a gennaio un risultato migliore del corrispettivo mese 2019. Sono per lo più famiglie o coppie in cerca di una vacanza balneare organizzata, ma sempre più aperte a nuovi prodotti grazie alla crescente destagionalizzazione dell’offerta”.
Tra gli assi nella manica dell’Egitto turistico sono da annoverarsi di certo i costi energetici contenuti e la possibilità di lavorare in smart working godendo di panorami incredibili: tutto ciò ha dato un notevole impulso soprattutto al mercato del business travel. Il Cairo resta una delle mete più apprezzate del Nord Africa per questo tipo di turismo, ma, d’altro canto, risulta anche in crescita il turismo spirituale e religioso, con il fiorire di hotel per pellegrini, in prossimità di luoghi significativi come il monastero di Santa Caterina nel Sinai.
La prima metà del 2023 ha visto così un aumento del 29% del numero di voli nel Paese, da 148mila a 191mila: “Lo sviluppo degli aeroporti egiziani e il funzionamento di nuovi scali – ha affermato il ministro dell’Aviazione civile, Mohamed Abbas Helmy, all’Egypt Independent – ha contribuito ad attrarre compagnie aeree internazionali, soprattutto alla luce del crescente flusso turistico nel nostro Paese”.
Tra gli assi nella manica dell’Egitto turistico sono da annoverarsi di certo i costi energetici contenuti e la possibilità di lavorare in smart working godendo di panorami incredibili
Ben 7 milioni di turisti hanno trovato accoglienza in Egitto nella prima parte del 2023: si tratta di un risultato esaltante, al punto che il ministro del Turismo e delle Antichità, Ahmed Issa, ha voluto elogiare “gli sforzi del settore privato e la fruttuosa ed efficace cooperazione con le autorità competenti per collocare l’Egitto nella posizione competitiva che merita nel ranking dei principali Paesi turistici del mondo”. Il mese di aprile ha visto un picco di 1,35 milioni di visitatori, che rende più che realistico l’obiettivo dei 15 milioni di turisti entro fine anno. I viaggiatori riescono a trovare nel territorio egiziano alternative validissime alle classiche spiagge, potendo contare sulle proposte sempre flessibili delle affascinanti crociere sul Nilo. La storia e la cultura egiziana attraggono e conquistano, supportate dall’introduzione di nuove navi e nuovi programmi, adatti a soddisfare un ventaglio amplissimo di esigenze dei visitatori. Se prima del 2019 il Nilo aveva visto leggermente appannato il suo appeal, oggi il grande fiume è di nuovo oggetto del desiderio: la meraviglia di scoprire il percorso da Luxor ad Assuan si arricchisce con una irrinunciabile tappa ad Abu Simbel, senza dimenticare una sosta, di almeno due notti, al Cairo.
La ripresa della domanda dell’Egitto classico richiede ovviamente un ripensamento globale che sappia mixare e proporre al meglio le specificità territoriali, sapendo valorizzare e rendere attraente, competitiva ed efficiente ogni declinazione della proposta turistica del Paese. Un trend interessante potrebbe essere quello della combinazione delle crociere sul Nilo con ampliamento sul Mar Rosso, proponendo pacchetti adatti a tutte le tasche, in grado di soddisfare anche i turisti con a disposizione un budget non molto alto. L’area del Mar Rosso, poi, non può più essere considerata soltanto quella circoscritta nell’area “mainstream” delimitata da Sharm, Marsa Alam e Hurghada: oggi le opzioni più gettonate comprendono un abbinamento con l’Arabia Saudita, con tanto di escursioni in Giordania, in modo da poter esplorare anche l’altra prospettiva del Mar Rosso.
L’Egitto ha deciso di lavorare anche sul versante della comunicazione, lanciando una campagna promozionale indirizzata a 12 mercati dell’Europa, in modo da poter trasmettere efficacemente il processo di cambiamento che punta a consolidare un Paese multi-sfaccettato, capace di restituire agli ospiti un’esperienza di viaggio dotata di tutti i comfort e in linea con i più alti standard di qualità.
L’Egitto vuole accordarsi sempre più armoniosamente all’idea di una destinazione che consente di sperimentare diverse modalità di vacanza, spaziando dalle crociere sul Nilo alle possibilità pressoché inesauribili di fare sport, dai tour nel deserto al relax in bellissime spiagge.
Per il ministro Issa non è sufficiente solo aumentare il numero di turisti, ma occorre lavorare con impegno sull’ottimizzazione della qualità delle esperienze. Ovviamente, in questo tipo di partita, la digitalizzazione risulta cruciale, anche perché al momento il 90% dei biglietti per le attrazioni egiziane è venduto proprio online e questo elemento fa senza dubbio la differenza, poiché rende più intuitivo e comodo organizzare la vacanza.
Grande e fervente è poi l’attesa per l’apertura, prevista tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, del Grand Egyptian Museum, la cui facciata omaggerà le imponenti piramidi di Giza, in una continuità potente e mozzafiato tra il passato, il presente e il futuro del Paese.