Sandro Boscaini è stato eletto presidente di Federvini per il biennio 2014-2016. La presenza di Boscaini con i suoi vini a Vinitaly è stata sempre importante per la sua capacità di relazionarsi con i mercati internazionali, cogliendone subito cambiamenti e dettando anche nuove tendenze.
Grazie a ciò, e a una vicinanza geografica che aiuta i rapporti personali, gli scambi di idee tra Sandro Boscaini e la Fiera di Verona ci sono sempre stati e sono sempre stati fruttuosi. Ora, di fronte alle nuove sfide che l’Italia del vino deve affrontare per mantenere la sua leadership internazionale e per dare di sé la migliore immagine possibile come Sistema Paese in vista dell’Expo 2015, certamente il rapporto diventerà ancora più stretto e costruttivo, anche per il ruolo dato a Veronafiere-Vinitaly di realizzare il Padiglione del Vino all’interno del Padiglione Italia. Questo quanto dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.
“Nel 2013, l’Italia con 20,8 milioni di ettolitri – ha detto il presidente uscente Gancia – si è confermato primo Paese esportatore al mondo di vino, seguito da Spagna e Francia. Tuttavia, sono in discesa i volumi dell’export di vini e mosti verso i Paesi Ue, con un -4,6% in volumi, ma un +8,8% in valore. In questo contesto, Federvini ritiene necessario riprendere il dibattito operativo per il raggiungimento dell’obiettivo dato dal Governo al settore vitivinicolo di raggiungere complessivamente un export di 7 miliardi di euro. Un obiettivo non facile, ma alla portata del sistema – ha concluso Gancia – anche se il fronte fiscale resta un nervo scoperto, con effetti controproducenti per un settore che dà lavoro a oltre 1,2 milioni di addetti e genera un’entrata fiscale pari a oltre 8 miliardi di euro, su dati Tradelab 2013”.
”Nel prossimo triennio – ha sottolineato il neoeletto presidente Boscaini – e in vista di Expo il settore che Federvini rappresenta è chiamato a risollevare le condizioni di mercato”.