Rallenta la crescita della raccolta online per Linkedin. Nel quarto trimestre 2015, spiegano i dati diffusi dal più celebre dei network professionali online, la raccolta pubblicitaria è cresciuta del 20%, rispetto al +56% dello stesso periodo dell’anno precedente. Il motivo, spiega la Reuters, è che dall’avvento degli annunci automatizzati di Alphabet di Google, gli adv per display di Linkedin sono risultati meno appetibili agli investitori.
A ciò si somma, spiega la Reuters, la decisione di Linkedin di investire prevalentemente in acquisizioni, assunzione di personale commerciale, e nel tentativo di accrescere la sua presenza in Cina e altri mercati al di fuori degli Stati Unti.
E anche se il numero di iscritti nell’ultimo trimestre 2015 è cresciuto, raggiungendo quota 414 milioni, il numero di utenti unici mensili si è arrestato a 100 milioni, senza crescere sul quadrimestre precedente, mentre il numero complessivo di pagine visitate nel periodo è sceso da 38 a 37 miliardi.
Le difficoltà che Linkedin starebbe incontrando in Europa, Medio Oriente, Africa e Asia dipendono, secondo il chief financial officer Steve Sordello, “dalla congiuntura economica globale” ancora negativa. “Mentre la domanda era stabile all’inizio”, ha aggiunto Sordello, ora Linkedin, che ha fatto segnare ricavi per oltre 860 milioni di euro, “necessita di maggiori risorse per crescere”. Anche se, secondo la Reuters, i dati economici di Linkedin non è detto che miglioreranno nel primo trimestre 2016.
Inoltre, secondo quanto riporta la Reuters, a metà 2016 Linkedin dovrebbe lanciare un nuovo prodotto online rivolto agli investitori pubblicitari, Lead Accelerator, che potrebbe pesare in negativo sui ricavi per 50 milioni di euro quest’anno, anche se l’ottica è quella di creare le condizioni per un maggiore ritorno sugli investimenti nel lungo periodo.