All’impietoso trattamento del confino fascista fu sottoposto un elevato numero di italiani, considerati individui potenzialmente pericolosi per l’ordine pubblico.
Cancro del tessuto sociale, insomma, e fu così che prostitute, persone con disabilità fisica e mentale, esponenti di minoranze etniche e religiose ed altri soggetti – non potendo essere imprigionati per alcuna violazione di legge – vennero esiliati dal regime. Quella stessa sorte toccò in primis agli omosessuali, gli "invertiti", gli "arrusi"; alle Isole Tremiti la loro concentrazione toccò ad oltre 50 individui, una comunità che man mano si integrava col nuovo territorio dopo esser stata costretta alla perdita del proprio retroterra.
Per ricordare questa pagina di storia, Vladimir Luxuria insieme alle associazioni Agedo, Albatros – Progetto Paolo Pinto, Amnesty International Italia, Arcigay Nazionale, Arcilesbica Nazionale, Certi Diritti, CGIL – Ufficio Nuovi Diritti, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Di’Gay Project, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno, Gaycs, Gruppo Bethel e Swara invitano la cittadinanza ad un viaggio nella memoria, che si terrà dal 7 al 9 giugno 2013 presso l’Isola di San Domino alle Tremiti. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili Josefa Idem e della Regione Puglia.
“Gli estremismi – sottolineano gli organizzatori – soprattutto nelle fasi di crisi economica e sociale come quella che stiamo attraversando, sono sempre in agguato e fanno leva sulla debolezza, sulla solitudine, sull’ignoranza, sulla paura. La memoria va alimentata affinché certi errori non si ripetano di nuovo e al confino vengano mandate una volta per tutte parole come esclusione, razzismo, violenza, dittatura”.