Mentana torna indietro. Il direttore del TgLA7 ritira le dimissioni.
"Ieri sera alle 22.50 le agenzie hanno diffuso un comunicato con cui l’assemblea dei giornalisti del tgla7 fa sapere di essere "categoricamente contraria alla denuncia nei confronti del direttore Enrico Mentana, annunciata dall’Associazione Stampa Romana, che reputa sbagliata e che non deve essere inoltrata". Una dissociazione così chiara fa giustizia di ogni ostilità, ed è un segno di considerazione e di affetto che sarebbe folle non raccogliere. Mi sembra doveroso quindi ritirare le dimissioni. Fioccheranno le dietrologie, ma chi se ne frega: anche la maggior parte di voi mi ha consigliato di non lasciare incompiuto il lavoro a la7. Avanti, quindi, senza più ombre".
Così il giornalista ha scritto sulla sua pagina di Facebook, ristabilendo un equilibrio nella redazione dopo la giornata di ieri, in cui il direttore aveva dato le dimissioni in risposta al Consiglio di Redazione che lo aveva denunciato alla magistratura ordinaria per comportamento antisindacale. La denuncia era scattata dopo il rifiuto da parte del direttore di leggere all’interno del Tg il comunicato della Fnsi che solidarizzava con lo sciopero dei poligrafici, indetto nell’ambito della mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil e Ugl contro la manovra del governo Monti. Un rifiuto definito "irricevibile e contrario a quanto previsto dagli accordi collettivi di lavoro". "Ieri pomeriggio – ha spiegato Mentana all’ANSA – ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7".
Paolo Butturini, segretario dall’Asr, aveva dichiarato "Non possiamo consentire ad alcuno di contravvenire alle regole sindacali. I dati di ascolto o l’innegabile professionalità di un direttore non possono fare da schermo alla violazione delle norme che la categoria, alla quale anche Mentana appartiene, si e’ data per garantire la propria autonomia e la difesa dei propri diritti. Ho personalmente e più volte richiamato il direttore del Tg de La7 a un comportamento più conciliante e al rispetto del contratto, mi dolgo che questi richiami siano caduti nel vuoto. Specialmente in questo momento difficile per il Paese e per la nostra categoria in particolare, possiamo discutere molte cose, ma non la tutela dei colleghi e i loro diritti sindacali cosi’ come sono normati nel contratto collettivo di lavoro".
Mentana aveva precisato subito che la mancata lettura del comunicato era attinente ad una sua scelta editoriale ben precisa: "Sono rituali, che se mai hanno avuto un senso, certo non lo hanno ora. Faccio il giornalista e do notizie per i telespettatori, non leggo comunicati di altri. Così come durante il tg non ho mai letto comunicati di Telecom, ovvero del mio editore, non vedo perché dovrei leggere quelli dei sindacati. La Federazione della Stampa non può comportarsi come quelle aziende che pretendono la pubblicazione dei loro comunicati". Oggi la svolta con le dimissioni rassegnate dal direttore Mentana, ma è ancora presto per poter dire che questo sia davvero l’ultimo atto della querelle.