Si è svolto ieri “L’eredità dell’Expo (valutazioni e prospettive future)”, l’evento che ha presentato i risultati raggiunti dal Padiglione Slovacco all’Expo di Milano. Accolti nell’elegante cornice dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca a Roma, gli ospiti hanno potuto ascoltare le parole di Ján Šoth, Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia, che ha illustrato le attività svolte durante l’esposizione mondiale dell’alimentazione.
"La Slovacchia è un Paese pieno d´energia. Venite a ricaricare le ‘batterie’”: questo era il titolo del Padiglione, che ha attirato oltre 2 mila visitatori che sono rimasti colpiti dalla visione che la Slovacchia ha saputo dare di sé per l’occasione, quella di un Paese moderno e dallo spirito giovane, capace di entusiasmare chi lo visita non solo per le colorate tradizioni tramandate, ma anche per l’impegno dimostrato nella volontà di innovare e di innovarsi.
Il messaggio tramandato dall’Expo, quello di nutrire il pianeta, è stato ed è tuttora condiviso dal Paese slovacco, come ha sottolineato nel corso della serata Ján Šoth. Proprio in virtù di questo concetto, ossia quello di prendersi cura del prossimo, l’annuncio finale: la donazione della struttura del Padiglione al governo greco, in modo che possa essere riutilizzata come luogo di accoglienza per i migranti che sbarcheranno in Grecia.
La serata ha visto anche la partecipazione di alcuni piccoli alunni della Rome International School, che hanno presentato il progetto da loro curato per il Padiglione Slovacco. Durante l’evento, inoltre, è stato possibile fare un Tour 3D con gli oculus Samsung Gear VR, per poter così ammirare (almeno virtualmente) il Paese. Dopo la premiazione del giornalista vincitore del concorso Miglior articolo sulla Slovacchia, la serata si è conclusa con l‘esibizione musicale del quartetto di violoncelli Cellomania.