5- Intelligenza Artificiale attivata vocalmente e sonic-branding
Sandrine Plasseraud, President e Founder di We Are Social Parigi
“Entro il 2029, si prevede che la metà dell’interazione uomo computer sarà effettuata tramite intelligenza artificiale attivata dalla voce. E se il 2029 sembra ancora lontano, secondo Gartner, entro il 2020 il 30% della navigazione avverrà senza uno schermo, il che significa che stiamo passando da una relazione screen-first a una voice-first. Sì. Molto presto la maggior parte di noi parlerà quotidianamente con un’intelligenza artificiale.
Il futuro è più vicino di quanto pensiamo e questo apre una serie di nuove opportunità per i brand: il potere della voce come nuovo touchpoint per il marketing. Al fianco di una personalità distintiva, i brand avranno davvero bisogno di sviluppare un tone of voice unico e riconoscibile. Credo che nel 2018 i marchi dovranno iniziare a investire nel “sonic-branding” affinchè le persone possano riconoscere la voce pronunciata da un’IA e che cosa rappresenta.
Nell’AI-age sviluppare l’identità sonora di un brand non è senza complessità. Oggi i brand hanno a che fare con le persone in maniera one-to-one: è necessario tenere in considerazione che gli assistenti vocali non si limiteranno a essere disponibili nella sfera privata dei nostri smartphone ma in quella ‘pubblica’ delle nostre case, a portata di orecchio di tutta la famiglia… Benvenuti nella nuova era conversazionale, in cui i brand “parleranno” alle persone grazie all’intelligenza artificiale”.
6- Intelligenza Artificiale nel content marketing
Christina Chong, Managing Director di We Are Social Singapore
“Il 2017 ha visto l’avvento di soluzioni di marketing basate sull’intelligenza artificiale che consentono alle aziende di far leva sulle abitudini delle persone per sviluppare strategie social sempre più mirate. Esse infatti analizzano tutto ciò che gli utenti vedono, fanno, condividono e con cui interagiscono, per fornire informazioni significative sul target di riferimento, delineando scenari futuri di cui i brand devono tenere conto per attuare le loro strategie.
Grazie alle piattaforme di AI marketing, le aziende possono ora sviluppare contenuti più efficaci e rilevanti. Esse consentono di distribuire contenuti tramite soluzioni personalizzate e forniscono previsioni su come, dove, perché e quando le persone vogliono essere coinvolte dai messaggi. In questo modo i brand possono interagire meglio con i propri consumatori. Il futuro del content marketing sta quindi nella capacità di soddisfare singole audience”.