In Egitto ancora oggi sono molti i bambini esposti al rischio di maltrattamenti, abusi psico-fisici, malnutrizione e nel caso delle bambine, mutilazione genitale- il 97% delle bambine subiscono l’infibulazione- e matrimoni precoci. Soprattutto nelle zone rurali o nei quartieri disagiati dove la povertà aggrava la situazione molti sono bambini lavoratori (circa 2,7 milioni) per la maggior parte di un’età compresa tra i 6 e i 14 anni.
Lavorano spesso come venditori ambulanti, collaboratori domestici o braccianti agricoli. In queste zone inoltre, l’iscrizione a scuola, sebbene l’istruzione sia obbligatoria fino a 14 anni, è ancora bassa (54% delle ragazze tra i 13 e i 15 smette di frequentare la scuola, rispetto all’11% dei ragazzi), questo fa sì che il livello di analfabetismo in Egitto sia del 30% di cui il 71% femminile. I bambini differentemente abili (circa 2 milioni secondo gli ultimi dati) sono vittime anche di discriminazione e pregiudizi che li relegano, insieme alle loro famiglie, nel totale isolamento e li escludono dai servizi della Comunità.
Il 27 novembre è stato presentato alla stampa il progetto It’s my right, it’s my life! dedicato ai diritti dei bambini vulnerabili e delle loro madri in Egitto e realizzato in collaborazione con l’associazione Cospe. Il progetto è partito prima dell’estate e ho avuto l’opportunità di toccare con mano i primi sorprendenti risultati in un viaggio al Cairo prima dell’estate.
Oltre a rispettare i parametri stabiliti dal comitato, il primo dei quali è la sua realizzazione in un territorio in cui Edison è presente, il progetto si inserisce nel nuovo percorso avviato nel campo dei diritti umani, in collaborazione con il Global Compact Network Italia delle Nazioni Unite e con la pubblicazione di una policy ad hoc e lo studio di nuove attività di monitoraggio, formazione e comunicazione.
It’s my right, it’s my life! è rivolto ai bambini, in particolar modo differentemente abili e alle loro famiglie che vivono in quattro comunità sub – urbane e semi rurali de Il Cairo. Il progetto supporta le iniziative delle associazioni locali (Community Development Associations- CDAs) nel garantire servizi e facilitare l’accesso ai diritti per bambini, giovani e donne.
Grazie a IT’S MY RIGHT, IT’S MY LIFE! quattro centri/scuola sono diventati la sede di corsi di educazione e formazione per bambini , insegnanti e genitori con particolare attenzione alle donne. Il progetto serve, inoltre, a finanziare una campagna di sensibilizzazione sulla “Carta dei diritti dei bambini” delle Nazioni Unite grazie a eventi culturali, mobilitazione della comunità e con materiale prodotto dagli stessi bambini.