Lo scorso 23 maggio, a Roma, presso Binario F, lo spazio Facebook a disposizione della comunità nel cuore della capitale dedicato a nativi digitali, studenti, imprenditori, aziende, sviluppatori e ONG, PrestaShop, leader europeo delle soluzioni software open source per l’e-commerce, ha annunciato l’innovativo progetto PSConnect. Si tratta di un nuovo format di incontro dedicato all’e-commerce, che consente alla community PrestaShop di interagire localmente e condividere le proprie best practice.
PrestaShop: la piattaforma per gestire con successo un sito di e-commerce
Per esplorare la realtà di PrestaShop e approfondire il tema del ruolo fondamentale dell’e-commerce nello sviluppo di un business, al di là di ogni possibile barriera, abbiamo intervistato Luca Mastroianni, Country Manager di PrestaShop Italia.
Come nasce PrestaShop, come si articola e che tipo di servizi offre?
PrestaShop, è una piattaforma che consente ai commercianti di realizzare agevolmente e gestire con successo un sito di e-commerce. Nasce nel 2007 dall’intuizione del suo giovane fondatore Bruno Leveque. L’idea di Leveque era quella di lanciare una realtà e-commerce che potesse competere – attraverso un approccio open source – con il mondo software. Nel corso degli anni, il progetto open source ha dimostrato il suo potenziale fino a contare oggi su una community di più di 1 milione di partecipanti. In quanto open source, PrestaShop propone un modello fremium per cui non è previsto alcun costo di licenza mentre la monetizzazione avviene attraverso un marketplace dedicato (stile app store) dal quale è possibile scaricare funzionalità avanzate ed integrare servizi di terze parti. Di conseguenza, PrestaShop rappresenta la soluzione ottimale e scalabile per chiunque voglia fare e-commerce, in quanto consente di integrare facilmente tutti i servizi della catena del valore come pagamenti, spedizioni, gestionali, marketing e molto altro ancora. La semplicità e la scalabilità sono da sempre le parole chiave di Prestashop che con le sue soluzioni è capace di coniugare la semplicità di utilizzo lato merchant e lato developer, accompagnando i business da una fase di start-up a quella di scale-up, senza soluzione di continuità.
L’e-commerce ben fatto richiede un mix di competenze
Quali sono le mosse vincenti per poter costruire un sito e-commerce di successo e i fattori cruciali per emergere nel mondo digitale?
È importante non sottovalutare la complessità che caratterizza l’e-commerce. Fare e-commerce richiede un mix di capacità difficilmente riscontrabili in una sola persona: conoscenza del prodotto, tecnologia, marketing, finanza e così via. La prima sfida, pertanto, è quella di reperire queste competenze. Inoltre, così come per ogni canale di vendita, è importante definire una chiara strategia competitiva per posizionarsi in maniera diversa rispetto ai competitor: prezzo, servizio, qualità e così via. Oltre a questo è fondamentale avere una piattaforma agile e semplice che permetta di gestire tutto il ciclo di vita dell’esperienza d’acquisto: dall’ordine alla spedizione, alla consegna e all’eventuale reso.
Quali sono le maggiori criticità da affrontare per chi intende intraprendere un’attività di commercio elettronico?
La maggiore complessità è relativa al costo di acquisizione dei clienti. Il livello di competizione online è sempre più alto e, di conseguenza, è necessario investire risorse rilevanti per poter generare traffico sul proprio sito. Per moltissime categorie merceologiche ci si scontra spesso con giganti multinazionali con le quali è difficile competere se non attraverso una strategia di “nicchia” che punti a una differenziazione basata sulla personalizzazione del servizio o alla specializzazione in una determinata categoria.
Come si costruisce la fidelizzazione dei clienti?
La si costruisce mettendo il cliente al centro per davvero e non solo a parole. Purtroppo, sviluppare strategie e politiche realmente cliente-centriche è costoso e comporta sacrifici nel breve periodo che però portano ad eventuali benefici nel medio o nel lungo termine.
Qual è il peso delle recensioni online per un business di e-commerce?
Direi che l’utente ormai se le aspetta e le cerca in quanto conferisce alle recensioni un valore importante. Pertanto, se prima ci si poteva differenziare attraverso la disponibilità di recensioni, ora è diventato quasi un fattore scontato. Non averle può comportare un deficit importante in termini di affidabilità.
Elisabetta Pasca