Le connessioni fanno crescere: parola delle eccellenze imprenditoriali. Dal digitale alla stretta di mano il paese ha bisogno di modelli di cultura d’impresa
di Francesca Anzalone
I numeri contano, soprattutto se parliamo del fatturato consolidato e in crescita costante negli ultimi sei anni e con un’ebitda media del 18%; e se affiancato da una grande attenzione per le persone che contribuiscono alla crescita e a quelle che vivono la realtà circostante del territorio in cui si trovano le imprese, queste caratteristiche comuni tracciano un profilo ben delineato e delle storie che, intrecciandosi, sono in grado di generare una contaminazione positiva.
È il caso dei “Champions” che si sono incontrati a Padova il 29 marzo scorso nelle sede di Auxiell (Partner dell’evento) nel format ideato da Italy Post e che vede la collaborazione de L’Economia del Corriere della Sera, che, tappa dopo tappa, mette in relazione storie di imprese di successo nel proprio territorio. Connessioni talvolta inconsapevoli che, create, diventano consapevoli e opportunità di scambio, crescita e costruzione di nuovo business.
Questo è stato il risultato della tappa padovana che ha presentato le eccellenze imprenditoriali attraverso le storie di famiglia, la determinazione, la lungimiranza, ma soprattutto la perseveranza nel proseguire nella propria idea.
Il Paese ha bisogno di modelli, ha anticipato Raffaella Polato, giornalista de L’Economia del Corriere della Sera, e moderatrice dell’evento, invitando i Champions a riflettere e discutere su alcuni elementi del mercato contemporaneo, che dalle performance aziendali, evidentemente, conoscono bene.
Una fotografia di un fare impresa mettendosi gioco e costantemente in discussione, in cui l’intelligenza emotiva è stato un importante elemento comune e in cui l’errore, che nessuno degli imprenditori ha negato di aver vissuto né ha tentato di nascondere, è stato presentato con un approccio valoriale, ovvero la capitalizzazione degli insuccessi. Lo sbaglio pesa, l’affermazione comune, ma insegna più di qualsiasi altra cosa e se ben analizzato (e quindi mai taciuto), aiuta a crescere nella visione e nella capacità di valutare il rischio di errore.
Altro aspetto importante per realtà che non fanno e-Commerce la riflessione sul digitale si è rivolta alla comunicazione Corporate e all’importanza di divulgare la cultura di impresa in maniera attenta e puntuale e costante anche come attrattore di Partner, fornitori e clienti sempre più importanti. Quando la realtà diventa pubblica anche le opportunità aumentano e nel caso del web la vetrina è locale, nazionale e internazionale. Farsi conoscere dal mercato è oggi necessario, così come avere la mente aperta all’innovazione, una visione inclusiva di startup, che per alcuni, rappresentano addirittura un dovere. Un obbligo per l’imprenditore che deve sempre incentivare l’entusiasmo e la capacità innovativa di molti giovani, a cui manca l’esperienza ma le cui idee, competenze e visioni sono una grande opportunità di crescita per l’azienda.
È sempre più importante diffondere la cultura d’impresa e salvaguardarne il patrimonio in musei, per allargarne la possibilità di contaminazione e soprattutto la costruzione di relazioni attraverso le quali generare la diffusione di informazioni.
Ti lascio con alcune riflessioni sulla sulla giornata Meet the Champions:
- Il confronto aiuta sempre a crescere e se le relazioni vengono costruite con attenzione e consapevolezza il tempo lo si trova: si percepisce un beneficio e un’opportunità di crescita.
- La perseveranza è un valore che aiuta l’imprenditore a proseguire, l’appuntamento ha dimostrato che c’è chi non solo è presente nel mercato ma ha acquisito la capacità di rimanere a presidiarlo.
- La capitalizzazione degli insuccessi è un approccio costruttivo all’errore che denota la capacità di mettersi in discussione dell’imprenditore per trovare una soluzione e imparare dall’esperienza.
- Il digitale nella Corporate Communication per promuovere, valorizzare, condividere e costruire relazioni nazionali e internazionali finalizzato anche all’attrazione di nuovi partner, fornitori e clienti.
- Visione di Open Innovation e inclusione di startup non solo per la capacità innovativa ma anche per l’entusiasmo in grado di contaminare l’intera realtà e aprire nuovo business.
Per un approfondimento ti rimando al mio volume Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione (Hoepli, 2017), al mio canale podcast.
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