Verso uno sviluppo sostenibile, l’Obiettivo 9 dell’Agenda 2030 ci fa riflettere sull’importanza di Internet e sulle sue grandi opportunità.
di Francesca Anzalone
Nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente. La comunità degli Stati ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. L’Obiettivo 9 mira a sostenere lo sviluppo della tecnologia, la ricerca e l’innovazione soprattutto nei paesi in via di sviluppo, fornire a piccole industrie e aziende un maggiore accesso ai servizi finanziari e di credito a prezzi accessibili, e aumentare l’integrazione di queste aziende nei mercati. Mira anche a sostenere l’accesso universale e accessibile a internet nei paesi meno sviluppati del mondo.
Abituati a ricercare qualsiasi informazione attraverso il nostro smartphone, ad accedere a contenuti multi canale in ogni momento e in ogni luogo, non sempre ci rendiamo conto che “ogni luogo” ha comunque parecchie eccezioni. Ed è il punto 9.c: aumentare in maniera significativa l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e lo sforzo di fornire un accesso universale e accessibile a Internet in paesi meno sviluppati entro il 2020 che ce lo ricorda, soprattutto se ci fermiamo a riflettere ai benefici frutto di opportunità a livello informativo, di comunicazione e attraverso la formazione a distanza. La consapevolezza di ciò che possiamo fare, come l’internazionalizzazione digitale, riunioni a livello nazionale e internazionale via Internet, non ci deve fare perdere l’attenzione sulle conoscenze che abbiamo, sulla capacità di trasmettere importanti contenuti, per noi ormai banali, ma per Paesi in via di sviluppo, completamente nuovi e sulle possibilità di contribuire al miglioramento del benessere sociale.
Oggi attraverso la nostra conoscenza e la capacità organizzativa nell’ambito della comunicazione possiamo fare molto per la società in cui viviamo e moltissimo per accelerare, grazie al nostro sapere, processi di sviluppo anche tecnologico verso Paesi in via di sviluppo. Consapevolmente connessi significa anche essere di supporto nella distribuzione della conoscenza perché distribuire conoscenza significa contribuire anche al benessere di altre persone e costruire relazioni solide e in grado di portare valore aggiunto. Questo un insegnamento che ho imparato e a cui sarò sempre grata a The Abdus Salam Centre for Theoretical Physics che dal 2004 mi ha inserita tra i docenti del “Web Enabling Technologies & Strategies for Scientific e-Learning” per il trasferimento di informazioni, tecnologie e soluzioni per la formazione rivolto alla comunità scientifica di Pesi in via di Sviluppo. Fare impresa significa anche avere un ruolo sociale nello sviluppo economico e oggi, più che mai, in una società sempre più attenta nelle proprie scelte, significa essere consapevoli del nostro contributo fattivo.
Ti lascio con alcune riflessioni sulla condivisione della conoscenza come opportunità:
- Significa allargare le opportunità ad una crescita della società e non dovrebbe essere vissuta come la paura di nuovi competitor.
- Costruire un terreno più competitivo in cui il miglioramento è alla base dello scambio.
- Contribuire attivamente allo sviluppo economico.
- Aumentare le proprie skill attraverso la mappatura di tutto ciò che sappiamo favorendo una maggiore consapevolezza sul nostro operato e su nuove strade da intraprendere.
- Aprirci a nuove e possibili visioni e business.
Per un approfondimento ti rimando al mio volume Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione (Hoepli, 2017), al mio canale podcast.
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