Dopo tre anni di lunghe pressioni Ferrarelle, azienda italiana leader nel settore dell’acqua minerale, ha finalmente ottenuto l’autorizzazione dalla “Food & Drug” all’esportazione della nostra frizzante naturale in America. “E’ stato difficile superare i test della “Food & Drug”, sono centinaia i campioni d’acqua che abbiamo dovuto sottoporre ai laboratori svizzeri che si occupano delle analisi quantitative, ma alla fine l’abbiamo spuntata. Ci sono voluti tre anni per ottenere l’autorizzazione all’export della nostra acqua minerale in America e intendiamo sfruttarla. Abbiamo cominciato da pochi mesi ed è stato quasi raggiunto l’obiettivo di budget previsto per il primo anno, cioè 2 milioni di litri”, ha spiegato l’Amministratore Delegato di Ferrarelle, Carlo Pontecorvo.
Ferrarelle oggi ha l’11% del mercato nel nostro Paese con un fatturato nel 2008 di circa 134 milioni di euro per 859 milioni di litri e nei primi mesi del 2009 i volumi di vendita sono aumentati del 4%.
Negli ultimi quattro anni gli investimenti dell’azienda (4 milioni di euro) si sono in particolare concentrarti nella creazione di nuove linee produttive nello stabilimento di Riano: una per il vetro e una per la plastica. Vantaggi non solo in termini economici, ma soprattutto per l’ambiente. Per Ferreralle la sostenibilità ambientale è stata sempre un’esigenza primaria: proprio per questo l’azienda ha aderito al progetto “B2B”, Bottle to Bottle, per il recupero ed il reimpiego del PET (polietilentereftalato, utilizzato per la produzione dei contenitori per bevande). “Il B2B – spiega Michele Pontecorvo, Responsabile Relazioni Esterne dell’azienda – è un nuovo importante progetto per l’ambiente e siamo orgogliosi di poterlo realizzare in una terra, la Campania, che ha dovuto affrontare un momento di fortissima crisi proprio legata allo smaltimento dei rifiuti dal quale è uscita con grande dignità. Il nostro progetto vuole anche essere un ulteriore segnale di ripresa, un monito: i nostri rifiuti, una grande risorsa”.
Sara Macinante
www.ferrarelle.it