“L’ingresso di Amazon in Italia con un sito in lingua italiana ha una doppia profonda implicazione per lo sviluppo dell’eCommerce nel nostro Paese. – ha dichiarato Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management Politecnico di Milano. – In primo luogo è un segnale forte, anzi fortissimo, che l’eCommerce è finalmente ad un punto di maturità tale da essere attrattivo per una azienda concreta come Amazon che non affronterebbe gli investimenti in comunicazione, tecnologia, operations necessari per entrare in un nuovo mercato se non si aspettasse un importante ritorno dall’investimento. In secondo luogo puo’ costituire un significativo arricchimento dell’offerta on-line di prodotto – ancora estremamente carente in Italia al punto che solo un terzo delle vendite eCommerce sono di prodotti fisici e ben due terzi di servizi elementari (biglietti, ricariche telefoniche, RC Auto) – soprattutto se Amazon lavorera’ come ha sempre fatto sull’ampiezza di gamma in tutte le principali categorie merceologiche. Per chi studia da oltre 10 anni il fenomeno dell’eCommerce in Italia questo è un giorno estremamente significativo e da tempo auspicato.”
“Nel 2010 si è aperto un nuovo capitolo per l’ecommerce italiano. Superata la crisi dell’anno precedente tutti i numeri hanno ricominciato a crescere. – ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.- In questo quadro si inserisce l’ingresso di Amazon nel mercato italiano. Amazon è un ulteriore elemento di discontinuità che favorirà il nuovo modello di sviluppo dell’ecommerce in Italia. Non solo commercio di successo ma engagement col mercato e con i clienti. La vendita del prodotto non è l’elemento finale del processo ma l’inizio di un rapporto di lunga durata tra merchant e cliente che crea valore per tutti. Amazon ha dimostrato che vince chi sa pensare globale, vince chi è in grado di proporre i propri prodotti oltre i confini nazionali e questo sarà per i nostri operatori nazionali un ulteriore stimolo a sviluppare una offerta trasnazionale sfruttando questi nuovi canali. Sono convinto che il mercato italiano, con questo ingresso, subirà una ulteriore scossa positiva sia dal lato della domanda che dell’offerta.”