“Saro’ un presidente di garanzia di tutti gli azionisti” fino all’assemblea di aprile, perche’ dopo quella data “e’ del tutto improbabile che resti io perche’, insieme allo snellimento del cda, c’e’ la necessita’ di dare piu’ spazio a personalita’ indipendenti che non siano espressione dei grandi soci”. Sono le prime parole, rilasciate in un’intervista a ‘Firstonline’, di Aldo Minucci da presidente designato di Telecom Italia.
Minucci afferma di voler essere un presidente di garanzia “con un occhio alla governance e alla necessita’ di guidare in modo parziale sia le due o tre riunioni del consiglio di amministrazione che si terranno che la futura assemblea generale in un momento per tante ragioni complesse”. Il neopresidente di Telecom confessa che “francamente non mi aspettavo nemmeno io la nomina a presidente di Telecom ma e’ una scelta che non va enfatizzata: e’ solo la naturale prosecuzione del lavoro che stavo gia’ facendo come vicario dopo le dimissioni di Franco Bernabe’”.