Domenica 27 settembre si celebra la 106ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
“Come Gesù Cristo, costretti a fuggire. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati interni”: questo il monito di papa Francesco, che ancora una volta porta l’attenzione del mondo intero su coloro che sono costretti a fuggire, seppure all’interno della stessa nazione o in Paesi vicini. Si stima che nel mondo gli sfollati interni siano oltre 50 milioni, una cifra da capogiro se si pensa che non si tratta di numeri vuoti ma di persone. Dietro ogni singola cifra c’è un essere umano, creato a immagine di Dio, che dovrebbe avere gli stessi diritti e doveri di ognuno di noi ma che resta invece schiacciato dalle politiche internazionali. La situazione oggi è ancora più grave perché alle consuete ragioni si aggiunge la piaga della pandemia e se coloro che fuggono sono già ignorati oggi vivono il dramma ancor più grave del silenzio e della dimenticanza.
Nel messaggio per la giornata il Papa riprende i quattro verbi con cui aveva coniugato la pastorale migratoria, articolandoli in nuove azioni concrete di sei coppie di verbi: conoscere per comprendere, farsi prossimo per servire, ascoltare per riconciliarsi, condividere per crescere, coinvolgere per promuovere, collaborare per costruire.
Un messaggio che esordisce proprio con l’icona della cristianità, la famiglia di Nazareth che deve fuggire per far scampare dalla morte il bambino Gesù, mettendola in parallelo con le tante mamme in fuga che ogni giorno scappano, con i figli in braccio, alla ricerca di un futuro.
La Giornata del migrante: ecco come si celebra in Italia
In Italia le celebrazioni principali si svolgeranno nelle diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta, terre di forte emigrazione tra Ottocento e Novecento, e di immigrazione, prima interna (proveniente dal Sud Italia, durante il boom economico degli anni ’50, ’60 e ’70 del secolo scorso) e poi dai Paesi del Sud del mondo. La Messa, presieduta dall’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, presidente della Conferenza episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta, sarà trasmessa in diretta su Rai Uno dalla cattedrale di Torino domenica alle 11.
In Italia sono numerose le diocesi che, attraverso gli uffici Migrantes, promuovono iniziative sul territorio. A Trento, in piazza Fiera (dal 25 settembre al 4 ottobre) saranno esposti una serie di ritratti di migranti, intervallati da stralci del messaggio di papa Bergoglio.
Ad Assisi verranno installate, sulle porte della basilica superiore di San Francesco d’Assisi, oltre 20 metri di coperte termiche; è il progetto artistico “Eldorato” di Giovanni de Gara. “Le due porte della basilica superiore – ha dichiarato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato – saranno rivestite ‘d’oro’ con le coperte termiche in cui vengono avvolti uomini, donne e bambini che, stremati dalla loro odissea per mare e per terra, approdano nella ‘terra dell’oro’ in cui sperano di trovare pace, fraternità e un futuro migliori
La Caritas diocesana di Crotone ha organizzato, venerdì 25 settembre, un pranzo etnico con gli ospiti della mensa di padre Pio e domenica 27 settembre nel duomo di Isola Capo Rizzuto ci sarà la celebrazione presieduta da mons. Angelo Raffaele Panzetta con la testimonianza di un migrante.
Un confronto su immigrazione e Mediterraneo, “mare di meticciato e frontiera di pace” si svolge il 26 e 27 settembre, promosso dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Cagliari, in collaborazione con la Caritas diocesana di Cagliari, con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, con l’Ucsi Sardegna e con l’Ordine degli avvocati di Cagliari.
Un momento di preghiera, confronto e riflessione nel santuario di Sant’Antimo, per ribadire l’attenzione e la sensibilizzazione verso i temi della migrazione e dell’accoglienza. A organizzarlo, domenica 27 settembre, è la diocesi di Aversa.
Una Messa presieduta dal vescovo di Savona-Noli, monsignor Calogero Marino, domenica 27 settembre, alle 15.30, sul campo sportivo di via san Pietro, a Valleggia.
Tv2000, in collaborazione con Caritas italiana e Centro Astalli, domenica 27 settembre sul canale 28 dt e 157 Sky trasmette alle 21.05 il film ‘Matares’, di Rachid Benhadj, una storia di accoglienza ambientata in Algeria con protagonisti due bambini che, divisi da nazionalità e religione, entrano in conflitto; e a seguire, in seconda serata, il documentario ‘Corridoi di vita’ di Vito D’Ettorre, sul progetto umanitario rivolto ai profughi d’Etiopia e finanziato dalla Conferenza episcopale italiana.