Si è tenuto il 30 settembre scorso presso la sede milanese di Assolombarda Comunicare Domani, uno degli eventi più attesi dal mondo della comunicazione, promosso da UNA – Aziende della Comunicazione Unite in collaborazione con Google. Ricco il panel di relatori intervenuti per dibattere circa il tema (Ri)conoscere l’efficacia con l’obiettivo di identificare quelli che potranno essere gli elementi chiave per favorire il mercato, auspicando la ripresa in un momento storico instabile.
Con questa iniziativa UNA sottolinea il valore delle associazioni come motore per il mercato e fa dell’efficacia uno degli elementi chiave su cui puntare per incentivare il mercato tutto, a partire dagli investitori. Questo in sintesi il fulcro del saluto di apertura del Presidente di UNA, Emanuele Nenna, che ha poi lasciato il palco a Marianna Ghirlanda, Presidente Centro Studi di UNA, per un aggiornamento sui dati degli investimenti media per la chiusura del 2019 e una stima sul 2020.
Le previsioni sulla chiusura del 2019 mostrano una contrazione con una lieve flessione nel 2019 rispetto agli investimenti del 2018. Si stima un calo totale del mercato dello 0,3% dovuto, in particolare, ai recenti avvenimenti politici, all’instabilità e all’incertezza dei mercati oltre al già citato Decreto Dignità che ha bloccato gli investimenti di gaming e betting, nonché alla mancanza di grandi eventi sportivi. Situazione che cambia con l’avvento del nuovo anno, con la previsione di un balzo del 2,2% per il 2020, trainato soprattutto dall’impatto atteso per la TV degli Europei di Calcio e delle Olimpiadi Estive.
Il mercato degli investimenti media è in contrazione nel 2019 ma il 2020 presenta elementi di ripresa
Non tutti i mezzi però mostrano una curva discendente. Negli ultimi mesi dell’anno il mezzo che continua a primeggiare per raccolta rimane il web e prosegue l’espansione del digital. Nel dettaglio il video online continua a crescere e sommato alla TV raccoglie quasi il 60% degli investimenti, nonostante la TV continui a perdere quote a fronte però di un tempo medio giornaliero speso sul mezzo che resiste. All’inseguimento delle audience e di risultati efficaci e misurabili, il programmatico segna un percorso in ascesa con una crescita di circa due punti percentuali anno su anno sia nel 2019 che nel 2020, così come il mobile che non segna battute d’arresto e domina il tempo speso.
Altro mezzo che avanza è la radio, confermando le buone performance del 2018, mentre la stampa prosegue in negativo: situazione che però vede una leggera flessione al rialzo nel 2020. La frammentazione del marcato, infine, porta a nuove forme di investimento che supportano il mercato. È questo il caso di collaborazioni musicali, influencer marketing, cooperazioni con il terzo settore e altre che costituiscono un ampliamento degli orizzonti per gli investitori.
“Auspichiamo che l’industry torni a investire su sé stessa e che ci sia uno sforzo per riportare al centro della comunicazione e dei media tutti gli elementi essenziali alla costruzione dell’identità di marca con un conseguente impatto sul consumatore. Solo così si riuscirà ad aumentare concretamente l’efficacia della comunicazione e avviare circoli virtuosi che guardano concretamente alla crescita del mercato” ha dichiarato Marianna Ghirlanda.