Lo slogan del brand Gillette, divenuto iconico e quasi proverbiale, è stato per anni “il meglio di un uomo”. Oggi, con l’avvento del movimento #MeToo, nato per combattere gli abusi sulle donne e scardinare il patriarcato, gli scenari sociali si sono modificati profondamente e una revisione dei messaggi propagandati dall’azienda americana è divenuta a dir poco necessaria. Il celebre marchio di rasoi per uomo ha lanciato di conseguenza un nuovo spot, pensato appositamente per scardinare alcuni stereotipi che ha contribuito a consolidare, prendendo così posizione contro la mascolinità tossica.
La scelta di Gillette ha raccolto un consenso unanime dal fronte femminile, ma ha destato alcune polemiche e un’accoglienza decisamente più fredda da parte del versante maschile. Oltre alle critiche aspre, c’è stato addirittura chi ha invitato a boicottare il brand, mentre politici e giornali di orientamento conservatore si sono espressi con toni molto duri, sentendosi offesi dall’iniziativa di Gillette.
L’azienda, che fa parte del colosso Procter & Gamble, si è difesa sostenendo che la campagna pubblicitaria ha uno scopo ben preciso, ossia promuovere “versioni positive, inclusive e salutari di ciò che significa essere un uomo”. Lo spot, infatti, vuole ridiscutere il concetto di mascolinità, spesso legato a una percezione negativa. Non una crociata contro gli uomini, ma semplicemente una riflessione. In effetti, a ben guardare, sono rappresentati anche esempi positivi. D’altro canto, come recita lo slogan finale dello spot, “I bambini che ci guardano oggi saranno gli uomini di domani“.